“Abbiamo disputato un gran campionato e vogliamo coronarlo conquistando il secondo posto, sarebbe un traguardo meritato“. Maurizio Sarri lancia la carica per queste ultime due sfide di campionato che dividono gli azzurri dall’ingresso diretto in Champions. Il tecnico, anche attraverso dati statistici, snocciola la stagione azzurra e presenta il match dell’Olimpico come partita difficilissima da affrontare contro un Toro in ottima forma.
Qual è la condizione della squadra?
“La squadra sta bene dal punto di vista fisico, i test che abbiamo stilato sono addirittura tra i migliori della stagione. E’ chiaro che dopo tanti mesi ci può stare un po’ di stanchezza mentale ma speriamo di recuperare al massimo tutte le forze per domani”.
Che partita si aspetta tatticamente?
“In generale abbiamo non una ma due partite determinanti per l’ingresso in Champions diretto, perchè entrambe valgono 3 punti. Il Torino è una buona squadra con un grande allenatore, un tecnico tra i migliori che ci sono in giro. Hanno un’ottima rosa e forse quest’anno hanno ottenuto meno di quanto dicano le loro potenzialità, ma certamentete vorranno finire benissimo il campionato come si è visto anche dal match di Udine. Sicuramente noi abbiamo maggiori motivazioni di classifica e dobbiamo tradurle in campo con tanta determinazione”.
Napoli che deve vincere…
“Noi non dobbiamo vincere, vogliamo vincere, il che è diverso. Possiamo trasformare una stagione già ottima in stagione straordinaria: questo è l’obiettivo che abbiamo davanti. Il Toro è una squadra difficile da affrontare e lo abbiamo anche notato all’andata. Noi vogliamo vincere e la convinzione ce la devono dare anche le motivazioni tangibili“.
Questo Napoli a detta di molti ha espresso il miglior calcio del campionato:
“Al di là delle opinioni ci sono fatti e dati consultabili da parte di tutti. Noi siamo al primo posto come possesso palla, reti segnate, occasioni da gol, verticalizzazioni, tiri in porta fatti, minor numero di tiri subìti e baricentro di gioco più alto. Questo significa che dal punto di vista del gioco questa squadra si sta esprimendo alla grande. Dobbiamo solo comprendere come concretizzare al meglio queste situazioni e capitalizzare tutto ciò che creiamo. Per farlo c’è bisogno di una crescita globale di esperienza e mentalità“.
Il dato positivo arriva anche dalla tenuta difensiva rispetto agli anni precedenti:
“Sì, abbiamo avuto uno standard molto alto come fase difensiva ma c’è da dire che a volte non ha senso far bene per 89 minuti e poi avere una disattenzione all’ultimo minuto che diventa fatale. Sotto questo profilo c’è da migliorare, ma l’ho premesso all’inizio: fa tutto parte della crescita di personalità ed attenzione che può raggiungere questo gruppo in futuro”
Crede che qualche episodio non fortunato soprattutto nei big match abbia potuto minare la psicologia della squadra?
“Un paio di episodi non favorevoli durante il campionato possono certamente aver influito sull’umore, ma appartengono non al Napoli bensì all’essere umano. La testa funziona così per tutti e certe ripercussioni sono inevitabili. Quando parlo di mentalità significa anche riuscire ad assorbire e metabolizzare certe evenienze nell’arco della stagione“.
Infine un commento sul “miracolo” Leicester:
“Certamente in Italia è più difficile che accada una simile affermazione perché in Inghilterra anche i “poveri” sono ricchi, ma effettivamente quello del Leicester è stato un evento assolutamente straordinario se consideriamo che in oltre cento anni di storia questo è il loro primo successo in campionato. Sono contento che abbia vinto Ranieri che è espressione della scuola di allenatori italiana e dimostra che le idee non hanno età. Il calcio, anche per mia fortuna, può regalare eventi eccezionali come quello del trionfo del Leicester. Io personalmente non ho mai allenato la squadra più forte dei miei campionati e se sono qui lo devo anche alle idee di gioco ed alla possibilità che offre il calcio di raggiungere traguardi inaspettati pur non essendo tra i favoriti. Per ciò che mi riguarda, oggi, il mio sogno è il Napoli in Champions...”