Al di là dei fatti di cronaca, che comunque disegnano ogni giorno un quadro sempre più allarmante, l’Ordine dei Medici di Napoli continua a perseguire l’impegno della sicurezza per i medici che troppo spesso subiscono aggressioni nell’esercizio della professione. «I più a rischio – spiega il presidente Silvestro Scotti – sono i colleghi che lavorano nell’emergenza, ma il tema riguarda tutti. Per questo motivo ho voluto incontrare il commissario di governo Joseph Polimeni, con il quale ho condiviso preoccupazioni e idee da realizzare. In particolare il commissario Polimeni ha garantito la sua disponibilità a sollecitare le Aziende sanitarie e ospedaliere affinché vengano avviati corsi di formazione ad hoc sulla gestione dei soggetti a rischio».
In questo senso l’Ordine dei Medici di Napoli si prepara a giocare un ruolo da protagonista, realizzando corsi di altissimo profilo che possano dare ai medici gli strumenti necessari per gestire al meglio le situazioni di pericolo. Altro tema particolarmente caro al leader partenopeo dei medici è poi la questione del sistema delle denunce. «In caso siano coinvolti in un processo – spiega Scotti – la posizione dei medici si aggrava, perché agli occhi della giustizia sono considerati pubblici ufficiali. Cosa Giusta. Meno giusto che quando subiscono aggressione non si proceda d’ufficio, come avverrebbe per un agente di polizia o per qualsiasi altro pubblico ufficiale. Serve sempre una denuncia di parte, che mette il medico nella difficile condizione di dover rispondere all’aggressione con un’altra aggressione, se pur di carattere “legale”. Vogliamo che questa legge cambi – conclude Scotti -. Naturalmente questo è un tema che deve affrontare li legislatore, e per questo motivo siamo in attesa di risposte dal Ministero».
Intanto 332 i medici e 59 gli odontoiatri martedì 10 maggio si ritroveranno al Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli per prestare il Giuramento di Ippocrate. Un momento che i giovani non dimenticheranno negli anni a venire, ma anche un momento nel quale verranno celebrati quanti sono arrivati al traguardo dei 60 anni di attività.
«Molti medici – ricorda Silvestro Scotti – lavorano ogni giorno tra mille difficoltà e spesso, purtroppo, anche con il rischio di essere aggrediti. Noi continueremo a fare di tutto per aiutare con azioni concrete i colleghi, ma anche per far sentire la nostra presenza e rafforzare l’orgoglio di appartenere alla classe medica. Il giuramento di Ippocrate per nuove leve, e l’assegnazione della pergamena ai colleghi più navigati sono per tutti noi l’occasione di ricordare i motivi più alti che ci hanno spinto a scegliere questa professione e, simbolicamente, per alcuni rappresentano un passaggio del testimone. E poi ritrovarci tutti assieme sarà per molti l’occasione di incontrare vecchi amici, compagni di corso che non si vedevano ormai da anni».
La cerimonia sarà salutata dalla presenza del governatore Vincenzo De Luca, del sindaco Luigi De Magistris, del presidente della V commissione sanità Raffaele Topo e di uno dei medici napoletani più famosi al mondo, Andrea Ballabio: fondatore e direttore dell’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) a Napoli e vincitore del Premio Louis-Jeantet per la Medicina 2016.