In occasione dell’edizione 2016 del Maggio dei Monumenti, #NIT – Napoli in Treatment propone, sotto la supervisione di Luigi De Matteis, presidente dell’associazione M0tus (Make 0 the ultimate solution), la realizzazione di una rassegna rivolta a turisti, studenti e cittadini dedicata all’ecologia ambientale, sociale e della mente per diffondere buone pratiche “green” e promuovere riflessioni su un concetto cruciale per il benessere attuale della collettività e del pianeta: il rifiuto in differenti accezioni, dai materiali di scarto urbani alla “spazzatura” interiore, personale, sociale, relazionale. “Rifiuti” che, in modi diversi, rappresentano risorse inesauribili per noi stessi, per la società e per il mondo che abitiamo.
Volto principale dell’EcoTreatment Fest sarà lo scienziato statunitense Paul Connett, attivista ambientale di fama internazionale e ideatore della teoria dei “rifiuti zero”.
ECOTREATMENT FEST – PROGRAMMA
13 maggio 2016: ECO-CONVEGNO, L’ECOLOGIA DELLA MENTE E DELL’AMBIENTE DA CARLO DI BORBONE A GREGORY BATESON (dalle 09:30 – Sala Villani – Università Suor Orsola Benincasa)
Paul Connett, scienziato, attivista ambientale, inventore del programma “zero waste”; Giovanni Madonna, psicologo psicoterapeuta, esperto delle teorie dell’ecologia della mente di Gregory Bateson; Raffaele Del Giudice, vicesindaco con delega all’ambiente del Comune di Napoli; Natascia Villani, manager didattico Università Suor Orsola Benincasa, Umberto Costantini, docente di Green Marketing Università Suor Orsola Benincasa; Francesco Iacotucci, presidente di Asia. Previsto, inoltre, l’intervento di un docente di Storia Moderna esperto di Carlo di Borbone (da definire).
Coffee Break a cura di Casa Infante/Leopoldo dal 1940.
14 – 15 maggio 2016: ECOGAME, CACCIA AL RIFIUTO (dalle 10.30 – Real Bosco di Capodimonte)
Una speciale e labirintica caccia al tesoro guidata da Paul Connett nei panni di Carlo di Borbone, il monarca illuminato a cui è dedicata l’edizione del Maggio 2016. Un percorso aperto ai cittadini tra i viali del Real Bosco di Capodimonte, luogo adorato dal sovrano settecentesco (partecipazione gratuita, previa prenotazione: [email protected]). Il tour si svolgerà tra rebus, giochi e indovinelli su: raccolta differenziata, programma “zero waste”, “cura del rifiuto”. Ogni tappa dell’EcoGame avrà come protagonista una persona che quotidianamente in città promuove sane pratiche ecologiche; molti membri della rete di #NIT – Napoli in Treatment, comuni cittadini, cooperative, fondazioni, aziende e associazioni che svolgono attività inclusive dal forte impatto sociale, legate al riciclo e all’attenzione al rifiuto di qualunque genere (tra cui: Consorzio Confini, Cleanap, Adda Passa a Nuttat, Legambiente, Assessorato comunale all’Ambiente, Polizia Municipale, Let’s do it Italy, Tina & Angelo Scognamiglio).
L’EcoGame si basa su una sceneggiatura originale firmata #NIT – Napoli in Treatment finalizzata a promuovere la responsabilità, l’identificazione, la partecipazione attiva, la conoscenza e la presa di coscienza dei cittadini su tematiche ambientali.
IN PALIO
Copie autografate del libro “Riufiti Zero” di Paul Connett (per i vincitori); performance musicale conclusiva a cura di Roberto Ormanni & il Quartet in collaborazione con Apogeo Records.
16 maggio 2016: VISITA ALL’ECODISTRETTO KM 0 (dalle 16 alle 18 – Centro Penitenziario di Secondigliano)
Il Centro Penitenziario di Secondigliano ospita una realtà ambientale virtuosa, un ecodistretto a Km 0 ispirato al principio dell’economia circolare: un impianto di selezione degli imballaggi e dei rifiuti ingombranti e un impianto di compostaggio in via di ultimazione che sarà in grado di soddisfare le esigenze dei quartieri di Scampia e Secondigliano. Il sito è gestito con efficienza dai detenuti che incontreranno Paul Connett, uno psicologo-psicoterapeuta, un gruppo di operatori penitenziari, attivisti e rappresentanti delle istituzioni impegnati su tematiche ambientali. Attraverso la metafora del rifiuto si cercherà di ripensare il carcere da luogo di reclusione a luogo di re-inclusione in cui i detenuti da soggetti spesso “rifiutati” dalla società trovano spazio e tempo per immaginarsi risorsa. Interverranno, tra gli altri, Roberta De Martino, psicologa e psicoterapeuta (staff #NIT), Danilo Risi (staff Assessorato comunale all’Ambiente), Luigi Peluso (Secondigliano Recuperi), Luigi De Matteis (M0tus). Saluti di Liberato Guerriero, direttore del Centro Penitenziario di Secondigliano. Dialoghi e riflessioni che faranno da anteprima a una visita all’ecodistretto e agli orti curati dai detenuti.
L’appuntamento è organizzato in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli, la cooperativa Secondigliano Recuperi, il Centro Penitenziario di Secondigliano, l’associazione M0tus (partecipazione solo previa prenotazione entro martedì 10 maggio, indicare via mail nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza all’indirizzo: [email protected]).
ECOTREATMENT FEST – ISPIRAZIONI E IDEE
Il principio basilare dell’approccio “zero waste” ideato da Paul Connett è sintetizzabile in due assiomi: no a inceneritori e discariche; sì alla riconsiderazione dei rifiuti come risorse secondarie da “ripulire” e successivamente riutilizzare con l’obiettivo di ridurre drasticamente l’impatto sul pianeta della quantità di scarti da smaltire. L’EcoTreatment Fest rientra a pieno titolo nelle attività firmate #NIT – Napoli in Treatment, format che prova a prendersi cura dei “sintomi” del sistema/città attraverso la diffusione di processi comunicativi e eventi partecipati che abbiano una valenza psicoterapeutica e che promuovano il benessere della collettività e la cura dei disagi nelle reti di relazioni sociali. Gli eventi accostano i princìpi dell’ecologia “zero waste” a quelli dell’ecologia della mente di Gregory Bateson, teoria a cui si ispira l’approccio “psicoterapeutico” di #NIT – Napoli in Treatment. Nessun cittadino è un’isola a sé ma è parte di un insieme più ampio di relazioni che lo comprende e che compone il sistema di convivenza/città, profondamente influenzato dalle azioni dei singoli membri della comunità: se la città si ammala ci ammaliamo di riflesso, se ce ne prendiamo cura siamo più sani e confortati. Di fronte ai tanti limiti e alle numerose problematiche che caratterizzano il sistema/città – inteso come sistema complesso di relazioni interconnesse e interdipendenti – ciascuno può lavorare sulla propria responsabilità, interpretata etimologicamente come abilità a rispondere e a fare del proprio meglio. In questo ordine di idee emergono le possibilità individuali di cura della collettività e, di conseguenza, di noi stessi e la percezione del proprio, cruciale ruolo sociale. Importante è, dunque, “pensare” e “sentire” la città come luogo partecipato di cui si è una piccola ma fondamentale parte. A determinare patologie e veri disastri ecologici è spesso, infatti, la scarsa consapevolezza degli errori epistemologici che i nostri limitati organi di senso ci costringono a compiere, inducendoci a sentirci separati dal tutto più ampio che ci comprende e facendoci perdere di vista “la struttura che ci connette” con tutti gli altri esseri viventi, uomini, specie animali, natura. Da questa prospettiva, l’EcoTreatment Fest costituisce un tentativo di “riconnessione” e reintegrazione della “parte con il tutto”, dell’individuo con la collettività attraverso una lettura sistemico-relazionale della questione rifiuti.