“Vogliamo proprio vedere se il ministro Franceschini questa volta ci dirà che rispetto alla Lande Srl la situazione è sotto controllo e che i controlli effettuati dal Mibact ci sono stati e si sono rivelati efficaci. Perché questa era stata la sua risposta al nostro question time con il quale gli avevamo l’invio degli ispettori ministeriali per un appalto che la Lande a aveva vinto a Pompei. Questo alla luce del fatto che l’Ad della società, Marco Cascella, era già coinvolto nell’inchiesta Medea con l’accusa di turbativa d’asta con l’aggravante mafiosa. Adesso la storia si ripete e Cascella è citato nelle carte nell’ultima inchiesta dell’antimafia della procura di Napoli”.
Lo affermano i parlamentari M5S nelle commissioni Cultura e Antimafia.
“In occasione di quel question time ricordiamo un ministro Franceschini in evidente imbarazzo il quale confermò come la Lande rispettasse tutti i protocolli di legalità. Di fronte a questi nuovi sviluppi nelle prossime ore invieremo una lettera al prefetto di Napoli per chiedere se abbia già emanato l’interdittiva antimafia nei confronti della Lande e, in caso contrario, per quale ragione tale atto non sia stato ancora compiuto, nonostante il già citato coinvolgimento del suo Ad nell’inchiesta Medea. Al dottor Cantone, invece, proporremo di valutare l’applicazione delle misure straordinarie di gestione di cui all’art 32 del dl.90/2014, che prevede, quando ne sussistano i presupposti, la facoltà in capo al presidente dell’Anac di proporre al prefetto o la sostituzione degli organi sociali, o il commissariamento dell’azienda. Inoltre, torneremo a chiedere a Franceschini di venire a riferire in Parlamento, attraverso un’interrogazione, con la quale chiederemo, per prima cosa, che tutti gli appalti della Lande vengano sottoposti a controlli ministeriali entro tempi brevissimi. Infine, porteremo il caso anche all’attenzione dell’Europarlamento, dal momento che la Lande risulta essere vincitrice di bandi per fondi Europei. Insomma, sulla società vogliamo vederci chiaro e che tutti gli elementi siano verificati per non lasciare adito a dubbi”.