Gran Bretagna – Una vicenda di violenza sessuale: la vittima aveva solo 8 anni quando lui la violentò; e ne aveva 14, lo scorso novembre, quando lo andò a cercare nella sua casa di Bradford, per colpirlo al cuore con un coltello da cucina. Ma la ragazza non andrà in carcere, perché il giudice si è opposto.
Così, durante il processo per tentato omicidio, è accaduto l’impensabile: il giudice Jonathan Durham Hall non solo l’ha graziata, ma si è offerto anche di pagare le spese processuali. “Sarebbe una disgrazie imperdonabile – ha dichiarato – mandare una sopravvissuta come te in prigione”. Inoltre, Jonathan Durham Hall ha anche evitato che l’adolescente finisse in carcere, condannandola a due anni in un centro di riabilitazione per minori.
Sembrerebbe la trama di un film, ma è tutto reale, una realtà conseguenza dei fatti avvenuti circa 7 anni fa, che cambiarono per sempre la vita di una ragazza all’epoca solo bambina. Sette anni prima il pedofilo dopo aver negato tutte le accuse di violenza sulla bimba, venne punito con i servizi sociali, mentre la vittima lasciata a se stessa, iniziò a vivere una vita fatta di terrore, ossessione e paura, paura che lo stesso uomo potesse un giorno tornare a farle del male.
Per questo lo scorso novembre la giovane ragazza, ormai adolescente, decide di fare giustizia da sé, recandosi presso l’abitazione dell’uomo che le ha rovinato la vita mediante le sue violenze passate: lo pugnala decisa al petto, a pochi centimetri dal cuore, ma il mostro sopravvive, e grazie all’aiuto dei paramedici accorsi sul luogo e a seguito di un intervento chirurgico.
Dopo l’accaduto la ragazza torna a casa, abbraccia sua zia. “Dì alla mamma che le voglio bene“. Poi la decisione di costituirsi. L’accusa è di tentato omicidio, e si va a processo. “E’ un caso eccezionale che necessita un trattamento eccezionale“, ha sentenziato il giudice Durham Hall.