Il 21 aprile a Napoli, al Liceo Giovan Battista Vico, guidato dalla professoressa Clotilde Paisio, il giornalista Roberto Paolo, vice direttore del Roma e autore del libro-inchiesta su Giancarlo Siani ‘Il caso non è chiuso’, edito da Castelvecchi, si confronterà con gli studenti della scuola dove Siani conseguì la maturità classica. Gli incontri rientrano nel programma di iniziative organizzate da Trame festival dei libri sulle mafie. In occasione del trentennale dell’omicidio di Giancarlo Siani il 30 settembre scorso ‘Trame’ ha promosso le prime iniziative su Napoli con un Consiglio di Municipalitá aperto presso la Stazione della Metropolitana Salvator Rosa che ha visto la partecipazione del Presidente Francesco Chirico, del delegato al progetto il consigliere Alfonso Gentile e dell´intero Consiglio della Seconda Municipalitá , del Presidente della Fondazione Trame Armando Caputo e dei giornalisti napoletani di giudiziaria e nera Arnaldo Capezzuto e Roberto Paolo e i rappresentanti della Fondazione PO.LI.S.. Fu quella l´occasione in cui piú scuole accolsero l´invito che poi si è trasformato in un protocollo tra la Fondazione la Municipalitá e l´Associazione Fantasmatica.
Lo scambio culturale e il dibattito sui temi della legalitá per Trame festival dei libri sulle mafie in versione #Off #Napoli ha visto impegnati i giovani alunni alunni della IIC del plesso scolastico IC Paolo Borsellino con la dirigente Fabrizia Landolfi e le Professoresse Menna, Tufano e Orsini, la responsabile del progetto #trameascuola Maria Teresa Morano e Alfonso Gentile consigliere di Municipalitá 2 con Angela Iantosca, giornalista e autrice di Bambini a metá, in un primo incontro arricchito dalla presenza di una delegazione del Liceo Vico, del Polo Tecnico “Fermi Gadda”, dell` Istituto Professionale Casanova e del I.T.A.S. Elena Di Savoia. La presenza dei genitori degli alunni ha aggiunto ancor piú valore all´incontro che ha dimostrato l´opportunitá di discussione in senso ampio e condiviso partendo da un libro che riguarda la possibilitá di scegliere la libertá a cui ognuno è chiamato anche nelle situazioni piú ostiche.
“Una lettura sentita e partecipata per i nostri ragazzi che vivono un territorio dai mille volti, ma anche dalle mille potenzialitá -dice la dirigente Landolfi nel suo saluto di benvenuto- una scuola che non si prende cura dei piú deboli non è una scuola, a noi il compito di rintracciare la bellezza e di educare i piú giovani a stare lontani da comportamenti sbagliati. Aderire al progetto TrameOff ha un significato di educazione alla lettura e non solo, ma trarre spunti per esperienze nuove e condivise.”
L´emozione, l´accoglienza e l´impazienza di porre domande e ricevere risposte, l´affetto dei ragazzi sono sentimenti che hanno fatto da collante tra alunni e interlocutori, “raccontare, parlare, un gesto semplice ma che rivela rivoluzionario in alcune situazioni –dice Maria Teresa Morano– da l´essenza del nostro festival”.
E i ragazzi non si sono risparmiati in riflessioni importanti che “vanno al centro della questioni, senza mezzi termini e pretendono risposte prima di tutto di coerenza, da parte degli adulti – aveva detto la Iantosca – é nostro dovere, dunque, accompagnarli consapevoli del diritto alla scelta e alla conoscenza”.