Si intitola “Falchi”,il secondo lungometraggio da regista di Toni D’Angelo che si gira tra Napoli e Castelvolturno in questi giorni.
Toni D’Angelo,37 anni,figlio del cantante Nino, si è affermato nel mondo del cinema firmando alcuni corti,il noir “L’innocenza di Clara” e aggiudicandosi il Nastro d’argento per il Miglior Documentario 2015 con “Filmstudio Mon Amour”.
Il film, prodotto da Minerva Pictures e Rai Cinema, vanta un cast d’eccezione in cui spiccano i due protagonisti: Fortunato Cerlino, il celebre Pietro Savastano di “Gomorra-la serie”, e Michele Riondino, attore tarantino noto al grande pubblico per aver interpretato “Il giovane Montalbano” e “La freccia del sud”.
A completare il cast Pippo Delbono, la splendida Stefania Sandrelli e,in un piccolo cameo alla guida di un taxi per le vie della città, Nino D’Angelo che dovrebbe firmare anche la colonna sonora del film.
Protagonisti della vicenda due “Falchi”,(poliziotti in borghese della sezione speciale della Squadra Mobile) Peppe e Francesco, interpretati rispettivamente da Cerlino, che dà vita ad un personaggio difficile, dalle sfumature oscure e contraddittorie, e da Riondino che veste i panni dell’agente più giovane e impulsivo, afflitto da acuti problemi psichici e tossicodipendente.A completare il cast Pippo Delbono che interpreta il capo della polizia Marino, mentre Stefania Sandrelli vestirà i panni di Donna Arianna.
Il film che uscirà nelle sale a novembre e che punta al Festival del cinema di Venezia, è un vero gangster movie che racconta il quotidiano dei due protagonisti tra vertiginosi inseguimenti e arresti temerari in una città che mescola nazionalità, culture e criminalità disparate, finché all’improvviso un giorno tutto cambia e Peppe e Francesco si troveranno a combattere la battaglia definitiva,contro il nemico più duro e spietato…
“Ho accettato di dirigere un poliziesco che apparentemente pare essere lontano dai temi di narrazione filmica da me scelti in precedenza. L’ispirazione è nata nel momento in cui ho scoperto che l’ambientazione del film sarebbe stata Napoli. Una Napoli così come mio padre me l’ha sempre raccontata, una Napoli che mi riporta a sé in ogni cosa che faccio, con le sue bellezze, le sue complesse sfumature, le sue amarezze e contraddizioni..” ha dichiarato il regista.