La strage di Secondigliano ha lasciato una ferita profonda nell’anima del popolo napoletano, non solo per la ferocia riversata in via Miano da quegli attimi di follia che hanno armato la mano di Giulio Murolo, morto di recente dopo aver ingerito delle pillole nella cella del carcere nel quale era detenuto.
Il dolore più grande, la ferita più lancinante è quella che si riapre al cospetto delle vittime di quella strage. A perdere la vita non solo il fratello e la cognata di Murolo, ma anche due vigili urbani che hanno sacrificato la loro esistenza per salvare altre vite.
I due figli del capitano Francesco Bruner e del luogotenente Vincenzo Cinque della polizia municipale di Napoli sono stati assunti attraverso una delibera proposta dal sindaco de Magistris ed approvata dalla Giunta comunale.
La delibera modifica la dotazione organica del Comune e prevede la copertura di due nuovi posti di collaboratore amministrativo con assunzione a tempo indeterminato ai sensi della Legge 407/98 a favore dei familiari delle vittime del dovere.
Con una delibera dello scorso settembre era stata riconosciuta la medaglia al valor civile e lo status di «Vittime del dovere» a Bruner e Cinque per il sacrificio della loro vita durante la sparatoria del maggio 2015.