Le Rampe Paggeria: uno degli scorci storici della città, come lo stesso nome racconta.
Un nome che gli deriva dalla funzione di collegamento, ricoperta dalle stesse rampe, tra il largo del Palazzo Reale e la Reale Paggeria: quindi utilizzate per facilitare gli spostamenti dei paggi tra la loro scuola-residenza e il luogo di lavoro.
Uno squarcio di storia che giace a due passi da Piazza del Plebiscito, uno dei luoghi-simbolo della città che, però, versa da tempo immemore in uno stato di comprovato degrado, in balia di un autentico scempio ambientale.
Seppure situate nelle immediate vicinanze della basilica di San Francesco, questo non è bastato per evitare che le rampe venissero trasformate in un’autentica discarica a cielo aperto.
E’ dal 2011 che ciclicamente in Rampe Paggeria si verifica l’emergenza rifiuti.
Un’emergenza comprovata da diversi servizi giornalistici, volti proprio a documentare i cumuli di immondizia che pullulano in quella zona che appare sempre più degradata e maleodorante.
Un’emergenza sottolineata dalla presenza di topi che sguazzano tra quegli rifiuti, come comprova l’ultima foto che immortala il degrado delle Rampe Paggeria e che ritrae un gabbiano che stringe nel becco la carcassa di un topo morto, “catturato” proprio lì tra le rovine di quei rifiuti, adagiati lungo un pezzo di “storia declassata” della città di Napoli.