Un sabato turbolento quello andato in scena durante la giornata di ieri lungo le strade delle principali città italiane.
Una giornata contraddistinta dalla mobilitazione dei sindacati, che scendono in piazza per chiedere la riforma della legge Fornero sulle pensioni.
«Cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani» è lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per la manifestazione unitaria.
A Napoli, il focolaio della mobilitazione era in piazza Dante. I manifestanti hanno sfilato per le vie cittadine fino a giungere in piazza Matteotti dove hanno avuto luogo i comizi dal palco.
Duro e deciso l’intervento del segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo: «La gente è insoddisfatta delle politiche economiche del Governo, non dei sindacati. L’economia non sta andando bene, Renzi se ne faccia una ragione e chieda a tutti di dare una mano per il benessere e il bene del Paese. Come abbiamo spiegato mille volte non tutti i lavori sono uguali, un edile non può salire su una impalcatura fino a 70 anni, un insegnante di scuola materna non può insegnare ai bambini fino a 70 anni – ha aggiunto -. Di lavori usuranti ce ne sono parecchi. L’Inps non può trasformarsi da istituto di previdenza sociale in istituto della povertà sociale così come è diventato».
Migliaia i pensionati e lavoratori in corteo oggi a Napoli ad animare una delle tre manifestazioni di punta promosse nel Paese da Cgil, Cisl e Uil contro la legge Fornero.
«Vogliamo dare un futuro al Paese – ha detto Alfredo Garzi, della Cgil di Napoli – vogliamo modificare le pensioni per poter fare in modo che le persone possano finalmente uscire ad una età e con una anzianità contributiva dignitosa. Questo deve far spazio ai giovani che, altrimenti, non riescono ad entrare nel mondo del lavoro». «Dare un futuro all’Italia – secondo Garzi – vuol dire anche finalmente riattivare la perequazione delle pensioni e consentire a questa platea immensa di pensionati che hanno redditi molto bassi di poter condurre una vita dignitosa. E quando qualcuno dice che bisogna rilanciare la domanda interna e i consumi, bisogna anche tener conto che i redditi siano più elevati, altrimenti questo non si può fare. Dare un futuro al paese vuol dire anche far in modo che le persone abbiano le risorse per potersi curare».
Sul palco di piazza Matteotti, tra gli altri, anche gli interventi di un delegato di Almaviva, azienda del settore delle comunicazione che ha annunciato centinaia di licenziamenti nella sede partenopea e quello di una pensionata di Salerno, Rosanna Ciuffi, che ha denunciato gli effetti di un sistema che «penalizza i pensionati e preclude ogni possibilità alle giovani generazioni».