E’ stato condannato a sei anni di reclusione per truffa e falso Carlo Iannace, consigliere regionale eletto nella lista “De Luca presidente”, e chirurgo dell’ospedale Moscati di Avellino.
Dunque sei anni di reclusione con pena indultata di tre anni, più cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Questa la sentenza di primo grado emessa dalla II sezione penale del Tribunale di Avellino nei confronti di Carlo Iannace, direttore della Brest Unit dell’Ospedale Moscati, nonché consigliere regionale, e Francesco Caracciolo, ex primario del reparto di Chirurgia coinvolti nello scandalo Moscati.
L’accusa cardine è quella di aver falsificato le cartelle cliniche: un giro di operazioni di chirurgia estetica spacciati, secondo l’accusa, come interventi ordinari e per i quali l’azienda avrebbe incassato rimborsi non dovuti, e i medici i relativi premi di produttività e una serie di falsi ricoveri in day hospital.
Ricordiamo che sia per Iannace che per Caracciolo i pm Patscot e Venezia avevano chiesto una condanna ad otto anni di reclusione.
Il dispositivo è stato letto alle 17.30 di ieri pomeriggio, e già dopo poche ore è stata letteralmente invasa la bacheca Facebook di Carlo Iannace da una sequenza infinita di messaggi di solidarietà.
“Resto fiducioso nella giustizia“, queste le parole del consigliere regionale, tra i più votati in Irpinia, “Ho la sensazione – ha aggiunto poi – che ci sia stato un accanimento terapeutico, ma avremo il tempo per dimostrarlo”.
Polemico Iannace con pm e giudici: “Auspico per il bene di questa terra che si faccia luce su questa Procura e sui loro metodi e procedimenti. Ma è anche molto strano che, nel tribunale di Avellino siano tutti irpini chissà perché e come mai“. Il consigliere regionale, ha inoltre denunciato “pressioni” sul suo caso: “Ho toccato poteri forti e chi mi ha giudicato ha conflitti d’interesse nella sanità privata”.