“La luce sugli oceani” è un romanzo capace di sfiorare il cuore.
- M.L. Stedman, autrice del libro, riesce ad inserire in un romanzo di sole 366 pagine riflessioni non alla portata di tutti. Bisogna avere una sensibilità particolare e una spiccata dote emozionale per cogliere l’essenza di un romanzo che ci fa vivere in maniera diretta il dolore straziante di due genitori.
Il libro è ambientato in Australia. Tom, guardiano del faro, vive su un’isoletta deserta, con la sola compagnia della moglie Isabel; i due coniugi entrano in contatto con il resto del mondo solo un paio di volte all’anno.
La loro piccola realtà li soddisfa, anche se manca qualcosa alla serenità della coppia: un figlio. Ma se biologicamente i due coniugi non sembrano idonei a diventare genitori, sarà il destino a decretarli come tali.
La piccola Lucy arriva una mattina, su una barca, probabilmente unica testimone di un naufragio. Tom e Isabel la adottano, presentandola al mondo esterno come la loro figlia.
Solo dopo anni arriverà qualcuno capace di minare il loro equilibrio, e da qui si aprirà un conflitto straziante dove il lettore comincerà a porre in questione il limite tra il giusto e l’ingiusto, tra il bene e il male, tra l’amore e la possessione.
La trama del libro offre spunti di analisi nuovi, che ci spingono a riflettere, andando oltre ciò che viene comunemente ritenuto morale ed etico.
“La luce sugli oceani” è un libro che cambierà le vostre preferenze letterarie, facendovi diventare più selettivi, in quanto in futuro cercherete libri capaci di essere almeno al pari di questo capolavoro letterario.
Un romanzo vero, che non riuscirete a dimenticare facilmente.
Silvia Matarese