Un antico e mai risolto quesito: quali sono gli scivoloni in cui una donna non deve mai rischiare di imbattersi per non trascendere nel trash?
Lo abbiamo chiesto ai nostri “esperti in materia”. Ecco come hanno risposto:
“Il voler essere femminile avvalendosi di ogne finte lunghe almeno trenta centimetri, brillantinate e di colori fluo, di merletti e fiocchi in ogni angolo della casa e su ogni accessorio, di sopracciglia tatuate dallo spessore di uno stuzzicadenti e che arrivano dietro alle orecchie, di rossetti di colori discutibili applicati fino a due o tre centimetri più fuori del limite delle labbra per farle sembrare più carnose.”
“La presunzione di potersi permettere capi d’abbigliamento di due taglie più piccole e/o che stanno bene solo a persone che pesano meno di 100kg, che hanno meno di 30 anni e che non hanno le gambe che sembrano scolapasta a causa della cellulite.”
“Vederla MOLTO elegante e femminile, ma nel momento che parla perde tutta la femminilità è diventa un uomo vestito da donna”
“A prescindere dalle caratteristiche note del singolo individuo, ció che contraddistingue la vrenzola è il comportamento nel suo habitat con le altre vrenzole del branco: in questi casi non si può non notare un improvviso acuirsi del tono di voce all’arrivo di un soggetto esterno, ululati e versetti di rito per poi veder crollare il volume della conversazione al bisbiglio più sibilante al momento dell’allontanamento del soggetto esterno. È questo il topico istante in cui le vrenzole accusano le altre vrenzole di essere delle vrenzole, scrollando vistosamente il capo spargendo brillantini ovunque e inclinando gli angoli del muso verso il basso in segno di sdegno e fetenziosità.”
“I leggins che dovrebbero essere coprenti però a causa dell’eccessiva chiattamma diventano trasparenti e per di più vedere mutande infilate nel sedere con cellulite e magari perché no anche mutande leopardata o zebrata”
“Il capello biondo platino con ricrescita a metà testa nera. Il tutto condito all’olio di semi!!!!”
“Il termine “VRENZOLA”,nel corso dei secoli ha esteso il suo significato.Esso è andato oltre lo stereotipo della masardona tigrata con mollettone fucsia(n) che avvolge capelli tinti di giallo, con ricrescita nera a vista,comodamente seduta su motorino 50. Oggi,”VRENZOLA” è associato anche a quella tipologia di donna/ragazza che tenta in ogni modo di essere “tipa da locale”, conosce il total black e sa che il leopardato è un must,ma… Non tradisce le sue origini. Alla vista del maschio con pelo in bella vista si lascia andare ed esclama sicura :” Ua s’anna arrzzat è pil ncopp a f****!” Ma non solo! “VRENZOLA” è anche la studentessa universitaria che segue i corsi, il sabato è nel locale in che più in non si può, aperitivo la domenica mattina… E la vedi sempre,ma sempre… Con il cappello nero largo sulla testa (semp o stess!) e il contouring sulle labbra per lei resterà sempre la matita scurissima sul contorno e un lucido al centro della bocca! Insomma,il termine “VRENZOLA” abbraccia tante categorie di donne/ragazze ed è impossibile citarle tutte,ma ricordate… Che sia la molletta,che sia una stampa zebrata o una gomma malamente masticata… In ognuna di noi c’è una tenera “VRENZOLA”!”
“La vrenzola è eccentrica nel modo di vestire inappropriato al suo fisico ed età , risulta per la maggior parte volgare aldilà della marca e del prezzo degli abiti che indossa con accostamento di colori discutibili.Lo stesso vale per gli accessori che abbina scarpe,borse,orecchini ecc. sempre molto pittoreschi ed eccessivi. Ma quello che rende una persona vrenzola in assoluto è il linguaggio sguaiato e colorito e modi di fare grezzi ed invadenti.Può essere piú o meno colta ma non è quello a renderti vrenzola perchè ci sono tante persone che non hanno potuto studiare e sono persone squisite ,perbene e tranquille.La vrenzolaggine è uno stile di vita che si basa sul l’eccentricità in modo sguaiato, eccessivo e volgare.”
“Il momento in cui apre bocca e sembra un camionista con i tacchi.”
“La Vrenzola è un ibrido ottenuto con l’unione di leggins “animalier”, unghie da far invidia ad una pensilina e belle appuntite da far invidia a tutti gli animali della savana con colori improbabili tipo rosa shocking o addirittura fluo così da accecarti da lontano, (potrebbero utilizzarli in sostituzione dei fari antinebbia) e quelle magliettine striminzite che sembrano soffocare addosso a loro. P.S. Vrenzola si nasce, è un’arte”
“Il risvoltino che sta tra il polpaccio e la caviglia e l’eccezionale peluria che si evince quando giustamente ci sta e il mocassino lucido nero a contornare il tutto”
“Secondo me la vrenzola si riconosce dal modo di parlare e di pensare e non necessariamente dall’ abbigliamento conosco vrenzole con i soldi che vestono anche bene ma non è detto che se ti metti il Moncler non sei vrenzola lo stesso”
“I leggings con la maglia corta, il fondotinta arancione, la ricostruzione alle unghie lunghissima con nail art improbabili, il profumo tesori d’oriente fortissimo, la gomma masticata con la bocca aperta, la finta michael kors, i selfie con bocca a culo di gallina…”
“Colori vivaci targati Made in China dove il fieto vampa a chilometri di distanza abbinandoli con sandali a fiorellino con l’uscita delle unghie false”
“Il tutto è racchiuso in una sola parola VRENZOLA..anche indossando un capo costoso perderebbe comunque ogni valore!!”
“Due unghie di un colore e tre di un altro! E le sopracciglia tatuate…signore perdonale!”
“Io credo “la parlata” con toni mascolini e gli atteggiamenti a’ ” fravecator” accanit!! XD xke’ l’abito nn fa il monaco, ma si quann’ arap’ a’ vocc’, ce vonn e’ cucchiar e pronta pres, ca’ Passat e fracass’, allor… Altro che vrenzola!!”
“capelli neri come la pece o biondo platino abbinati a orecchini mega cerchio e soprattutto veste con abiti di minimo una taglia in meno..”
“La classica vrenzola è colei con i capelli tinti di nero raccolti con una molletta stratosferica di Swarovski e fiori vestitino stra super corto che arriva al livello “pacche” di color marrone calze color carne con zeppe con apertura avanti che si intravede quel gran pollice con la così detta cipolla ai lati con giubbotto in pelliccia maculato e la mitica gomma da masticare che ogni secondo ci vuole che splah “a’ bott” .. “
“La vrenzola originale pensa di avere la vagina d’oro tempestata di brillanti e che vale milioni di euro soprattutto!”
“Luì vittón ( Made in china) gomma sempre in bocca, orecchini-cerchioni, linguaggio da scaricatore di peroni, camminata da t-rex con tacco leopardato, insomma lo schifo totale!”
“Tutto ciò che è leopardo, tigrato, zebrato, pitonato….insomma, tutto ciò che è animalier, è vrenzolo!!!!”
“Il borsellino sotto al braccio con la sigaretta in bocca mentre è intenta a legarsi i capelli con l’imperdibile mollettone maculato”
“La prima immagine che mi viene in mente è lo zoccolo di legno con calzino bianco!”
“Pure la matita nera attorno alle labbra non è un dettaglio da sottovalutare.”
“Scendere di casa con le pantofole e il pigiama… Con la scusa di dover fare solo un servizio sotto al palazzo”
“80 kg, leggins taglia 40, lampadari alle orecchie, unghia 50 cm pluridecorate e mollettone nei capelli.”
“Il modo di cui parlano,atteggiamenti volgari, l’ignoranza che per loro è uno stile di vita..”
“Ciglia tatuate non con la tecnica di dermopigmentazione, ma proprio come un tatuaggio, dove è visibile solo una macchia nera, anzi verde e non vi è nessuna ricostruzione dei peli NATURALI. Nun s’ ponn guardà!!!! Sono da film horror”
“Gli stivali bianchi (con o senza tacchi), pantaloncini merlettati e per concludere calze color carne.”
“La “sguaiatezza” Uccide l’essere donna, Peró fa ridere, quindi poi ti appari”
“La Big babol con annessa masticata a bocca aperta e pallone scoppiato sul viso.”
“Tutto ciò che è leopardato”
“Antifemminile? La voce, ormai roca dopo anni di sigarette senza filtro di contrabbando accattate al Bavero”
“Quando parla e mastica sguaiatamente una gomma”
“Il mollettone a fiori fosforescenti nei capelli”
“Tutta truccata ma con il pigiama davanti scuola di figlio”
“O zucculil cu l’ogna nera”
“Rotolo di lardo che esce prepotente da top ultra corti!”
“Il modo di parlare, il tono della voce”
“Il tuppo legato con il mollettone.”
“Secondo me la volgarità nell’esprimersi nel parlare nel tono della voce tutto il resto non conta”
“Accompagnare al mattino i pargoli a scuola come se dovessero andare a ballare in discoteca”
“Il mollettone in testa con capello nero tinto e “n’zvat”
“Il leggins con ferita in vista”
“LE PANTOFOLE DI HELLO KITTY, per andare al mercato.”
“In strada con la vestaglia e le pantofole e tanto di tappo”
“Modo di parlare, gesti, il modo di esprimersi e il vestirsi”
“Na grand tuta maculata con la scritta “i love paris” e gli stivali bianchi”
“Il leggins color carne”
“scarpe con plateau stile “cugini di campagna ”
“O mullutton (possibilmente zebrato o tigrato) rind e capill!”
“Vrenzola si nasce non si diventa”
“la volgarità”
“La cafonamma”
“la camminata a fravecatore!”
“Scen abbasc co pigiama e che scarpun”
“I cerchioni alle orecchie + pinzettona”
“La pinza con il fiore di plastica e i gambaletti!”
“Calze color carne e microvestito fucsia fluo più sandali bianchi tacco 235”
“L’unto nei capelli e spesa col pigiama”