Italiani sempre più in sovrappeso. La dieta mediterranea, una delle più salutari al mondo, e le sane abitudini alimentari che solitamente hanno gli abitanti dello stivale non sono bastate per “mantenere in forma” gli abitanti del nostro bel Paese.
A riferirlo è Katia Salzano, presidente dell’Osservatorio sulla Buona Salute, in occasione della presentazione dell’organismo che si è tenuta presso la Confcommercio di Napoli.
Riferendoci allo stato di sovrappeso e di obesità, risultano numerosi gli studi ad aver rilevato come eccessi ponderali di questo tipo sviluppati durante l’infanzia tendono a permanere anche in età adulta, favorendo lo sviluppo di gravi patologie: quali le malattie del cuore e cerebrovascolari, il diabete di tipo due e alcuni tipi di tumori.
In Italia, negli ultimi 30 anni, l’obesità è triplicata. Ed è allarme obesità infantile nel Mezzogiorno. In Campania, quasi 1 bambino su 2 è obeso (ossia 70 mila sono obesi, di cui 20mila gravi), circa 180 mila bambini sono in sovrappeso.
Una grave situazione, determinata prevalentemente dal progressivo distacco dalla Dieta Mediterranea, ossia quel particolare modello alimentare che ci invidia il mondo, che ha interessato in particolare le generazioni più giovani. Ma l’Italia non è il solo paese ad affrontare il problema dell’obesità infantile che, anzi, appare ancora più serio se considerato a livello globale, infatti ammontano a 170 milioni i bambini in età scolare sovrappeso o obesi. Una patologia che solo in Europa si sta diffondendo in maniera rapidissima: il dato che oscilla tra gli 11,8 e i 16,6 milioni di bambini con eccesso di peso, di cui tra i 2,9 e i 4,4 milioni sono obesi.
«L’importanza della dieta mediterranea per un’alimentazione corretta è nota», ha osservato Pietro Russo, numero uno di Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Napoli. «Si tratta di una dieta fondata sull’utilizzo di tanti prodotti tipici del nostro territorio, per cui la sua diffusione ha effetti benefici non secondari anche sul nostro tessuto economico, stimolando le produzioni di eccellenza. Anche per questo motivo siamo sempre in prima linea contro l’abusivismo e la contraffazione alimentare».
«E’ importante prevenire questo fenomeno e puntare sul monitoraggio perché all’obesità si accompagnano patologie come il diabete e perfino i tumori». Per questo motivo è necessario fare prevenzione e intervenire in maniera mirata, tramite un’alimentazione adeguata e l’attività fisica.
Basti pensare che tra i bambini, solo 1 su 6 pratica sport per non più di un’ora a settimana e questo aspetto di vita sedentaria, unito ad abitudini alimentari errate, proietta i ragazzi in un quadro futuro che vede come inevitabili ricadute anche sul tasso di incidenza di malattie come diabete, patologie cardiache (che rimangono la prima causa di morte al mondo con 20 milioni di decessi nel 2015) e patologie croniche (che determinano il 60% dei decessi a livello globale).