Sabato scorso nel napoletano è avvenuto il primo arresto dopo l’entrata in vigore della nuova legge sull’omicidio stradale.
Nell’ambito di una giornata da incubo che ha registrato ben due incidenti mortali, sono scattati gli arresti domiciliari per un uomo di 37 anni che sabato sera, nell’area industriale di Somma Vesuviana, è stato artefice di uno dei due incidenti in cui ha perso la vita un giovane di 28 anni di Somma Vesuviana.
L’uomo, originario di Somma Vesuviana e già noto alle forze dell’ordine, era alla guida di un’Opel Corsa che si è scontrata frontalmente con una Toyota Yaris su cui viaggiava il 28enne che è morto sul colpo. Nell’incidente sono rimasti feriti anche due bambini, di 10 e 12 anni, che erano a bordo della Opel corsa, entrambi trasportati al Santobono di Napoli dove uno è ancora ricoverato in prognosi riservata.
Anche il conducente della Opel è stato ricoverato con diverse fratture in tutto il corpo.
I carabinieri immediatamente giunti sul luogo dell’incidente che hanno effettuato i primi rilievi per accertare la dinamica dell’urto, con il sequestro delle auto. Le indagini hanno portato ad accertare che l’uomo era alla guida dell’auto sebbene gli fosse stata revocata la patente nel 2011, inoltre al momento dell’impatto il veicolo che conduceva era sprovvisto di revisione e procedeva a velocità doppia rispetto a quella consentita (marciava a 100 km/h circa, quando il massimo era di 40 km/h) e aveva oltrepassato completamente la propria mezzeria, invadendo quella opposta, dove regolarmente procedeva la vittima.
Le indagini, svolte anche alla luce dell’entrata in vigore della nuova legge in materia, si sono concluse con l’arresto dell’uomo accusato di omicidio stradale e lesioni personali stradali.
Ora è sottoposto agli arresti domiciliari nel luogo di cura dove è ricoverato, a seguito di disposizione del pm della Procura di Nola che ha richiesto anche la convalida dell’arresto al gip.