Un pugile inglese è ricoverato in coma indotto, dopo aver subito un pesante ko che gli ha provocato un’emorragia cerebrale.
Una scena analoga a quella proposta in “Rocky IV” il film che ha reso celebre Silvester Stallone nei panni del pugile italo-americano diventato leggenda. Nei panni di secondo, Rocky strinse tra le braccia il suo amico fraterno Apollo Creed, ucciso dai violenti colpi rimediato nell’incontro di boxe che lo vide soccombere contro l’imponente pugile Russo, Ivan Drago.
Una scena tutt’altro che cinematografica quella che, invece, ha ridotto in fin di vita un giovane pugile lo sorso sabato sera.
Nick Blackwell, 25 anni, ha combattuto sul ring di Londra per il titolo britannico dei medi contro Chris Eubank jr., ed è crollato per ko al decimo round. Trasportato fuori dal ring in barella, Blackwell è stato subito trasportato in ospedale dove è stata rilevata l’emorragia interna.
«È in coma indotto, le sue condizioni sono monitorate, dobbiamo solo aspettare ciò che ci dicono i medici», ha spiegato alla BBC Robert Smith, segretario della federboxe inglese. Ma l’avversario di Blackwell non ha risparmiato le critiche: «Stavo colpendo da tempo il mio avversario con una serie di jabs che lo hanno fatto sanguinare; forse l’arbitro avrebbe potuto fermare prima l’incontro – le parole di Eubank – La boxe è questa, due combattenti che si affrontano: io ho raggiunto il mio sogno, il titolo inglese, ma sono triste per quel che è successo a Blackwell».