Stiamo per presentarvi uno dei volti più cinici e vergognosamente ingegnosi della delinquenza: quello capace di trasformare una “richiesta di soccorso” in un lauto banchetto utile a rifocillare le casse della disonestà e di chi ama vivere nel segno dell’illecito, in vista delle imminenti “spese Pasquali” da sostenere nel “religioso” rispetto della tradizione.
Questa notte al presidio di guardia medica di Casoria, intorno a mezzanotte, è giunta richiesta di visita domiciliare presso via Caserta, strada ubicata alla periferia di Casoria.
Pertanto, a due medici appartenenti al settore di continuità assistenziale, un uomo e una donna, che già stavano effettuando una serie di interventi domiciliari, è stato segnalato di recarsi presso l’indirizzo indicato, fornendogli anche due numeri di cellulare.
Quando i due medici sono giunti in via Caserta ad attenderli hanno trovato una sorpresa amara.
Due persone armate li hanno rapinati delle borse, di un cellulare, dei soldi che avevano con loro e delle chiavi dell’automezzo con il quale si sono recati sul posto.
I carabinieri sono stati immediatamente allertati e sono giunti sul luogo dove è avvenuta la rapina per raccogliere la denuncia dei due medici.
Colpisce la premeditazione dell’evento, non si è trattato, infatti, di una rapina frutto della casualità, ma piuttosto di un piano architettato e programmato, volto ad attirare “le prede all’amo” mediante la richiesta di accesso domiciliare difatti finalizzata a scopo delinquenziale.
È opportuno precisare che si tratta solo di uno dei tanti episodi di violenza rilevabili ai danni dei medici appartenenti alla suddetta categoria.