Inaugurato ieri, giovedì 24 aprile, il nuovo centro giovanile di Soccavo, sito in via Adriana, nel cuore della nona municipalità. Una struttura di oltre 4000 mq destinata ad ospitare spazi per giovani professionisti, mostre, attività didattiche e laboratoriali.
All’apertura hanno partecipato Alessandra Clemente, assessore alle Politiche giovanili, che cura il progetto e Anna Maria Palmieri, assessore alla Scuola e il sindaco de Magistris. Ad accoglierli oltre duecento persone, tra cittadini e scolaresche. Un evento che va ad arricchire la “Rete dei Centri Giovanili” che, ad oggi, conta sette strutture distribuite sul territorio urbano.
“NaGioJa”: questo il nome del centro, che di ripropone di parafrasare e sovvertire la celebre frase “Mai ‘na gioia”.
La sua messa a punto è stata finanziata nell’ambito dell’avviso pubblico “Realizzazione e gestione Centri Polifunzionali”, pubblicato nel 2011 dalla Regione Campania con fondi Por Campania 2007/2013.
Il centro ospiterà il primo spazio di coworking pubblico, allestito per giovani professionisti che vogliano aprire la propria attività di lavoro all’interno del sito. Ancora, sale meeting, spazi espositivi e per attività didattiche e laboratoriali. Il tutto, coordinato da personale comunale e da un comitato di gestione, aperto al quartiere. Dopo Pasqua inizieranno infatti le riunioni del “Focus Group”, volto a definire nello specifico le iniziative di “NaGioJa”, in base alle esigenze reali del territorio.
Gli incontri saranno tre: inizieranno venerdì 2 aprile e proseguiranno, settimanalmente, per tutto il mese, sempre alle 16. Il primo appuntamento coinvolgerà rappresentanti del mondo educativo (associazioni, cooperative e fondazioni). Il secondo, il 16, il mondo economico (commercianti), il terzo, il 30, il mondo socio-istituzionale (scuole, parrocchie).
Venerdì 14 maggio, in assemblea plenaria, saranno comunicate le decisioni prese collegialmente, ed il Centro giovani inizierà, a pieno regime, le sue attività. Con un ultimo gesto da compiere. Un atto di poco conto, ma dall’alto valore simbolico: l’abbattimento di quel portone che collega l’edificio a viale Traiano.
E per rafforzare il messaggio di una città che punta sulle periferie, gli artisti che sono in mostra al Pan in via dei Mille si sono impegnati ad esporre nelle sale del nuovo centro culturale di Soccavo le proprie opere.