Carlo Diana è un meccanico di mezzi industriali di Villa Literno, finito in un incubo per aver tentato di difendere ciò che è suo.
Tre ladri, nel cuore della notte, tentano di rubare la sua auto, s’introducono nella sua villetta, violando la sua proprietà. L’uomo se ne accorge, impugna la pistola che detiene legalmente ed esplode contro i malviventi diversi colpi, uccidendo uno dei tre.
I ladri, fuggiti a bordo di una Bmw bianca, hanno poi lasciato il corpo senza vita del complice davanti all’ospedale civile di Aversa.
L’auto è stata trovata in fiamme a Gricignano di Aversa ed è risultata rubata qualche giorno fa.
Con quella vettura, secondo le prime ricostruzioni dell’accaduto, in tre si sono introdotti all’interno del cortile dell’abitazione di Diaz, in via Vecchia Aversa a Villa Literno. Il proprietario dell’abitazione ha raccontato di aver sentito dei rumori e di aver sparato non appena si è accorto che stavano per portagli via la vettura.
“Quando mio marito ha fatto fuoco dal balcone, il ladro colpito, che era già dentro la nostra macchina, una Audi, è uscito dall’abitacolo e ha chiesto, rivolgendosi a mio marito, ‘perché mi spari? – ha raccontato la moglie di Carlo – io avrei voluto chiedergli: e tu perché vieni a casa nostra mentre dormiamo a prendere la nostra roba?”.
Carlo Diana adesso è indagato per eccesso colposo di legittima difesa.
E così impazza nuovamente un dibattito assai attuale e controverso: qual è il limite da non violare per non tramutare il diritto di difesa in un reato?
Mentre politici e giuristi sviscerano le loro autorevoli teorie in materia, i cittadini di Villa Literno sono scesi in strada per manifestare solidarietà a Carlo.
I concittadini di Diana, invece del corteo annunciato in precedenza, si sono recati direttamente sotto casa dell’uomo, in via Vecchia Aversa, esponendo lo striscione “Io sto con Carlo” e dando vita ad un flash-mob.
Diana, più volte applaudito, si è affacciato dal balcone al primo piano della sua abitazione in compagna del sindaco Nicola Tamburrino, ma non ha detto nulla; era visibilmente emozionato, si è portato le mani sugli occhi, forse per asciugarsi le lacrime. L’uomo, infatti, è ancora sotto choc. Nel pomeriggio il sindaco ha convocato una riunione con altri sindaci dei comuni vicini per organizzare una grande manifestazione pubblica, probabilmente una fiaccolata, che dovrebbe tenersi domani sera.
Foto: ANSA