Per la Pasqua 2016 il museo MADRE di Napoli applica all’arte contemporanea l’antica pratica filantropica del “caffè sospeso”, tradizione napoletana che consente di bere un caffè espresso al bar grazie alla generosità di qualcun altro. Ora questa best practice tutta napoletana – ma riconosciuta a livello mondiale, replicata anche in molti altri paesi (tra cui Francia, Argentina, Grecia, Irlanda, Belgio) e in altri settori (come la ristorazione con la “pizza sospesa”, o l’editoria, con il “libro sospeso”) – approda anche nel museo regionale d’arte contemporanea di via Settembrini per le festività pasquali 2016. A partire dal Giovedì Santo, 24 marzo e fino al 31 dicembre 2016, chiunque potrà lasciar pagato un biglietto per un successivo visitatore sconosciuto, al momento di comprare il proprio o al termine della visita. Un gesto di generosità e al contempo un invito, affinché ognuno operi in prima persona per far avvicinare anche altri alla cultura del contemporaneo, trasformando un’esperienza intima in una necessità importante, significativa e coinvolgente di condivisione e inclusione. Come il “caffè sospeso”, tradizione napoletana diffusa nel mondo che diviene pratica quotidiana in cui tutta una comunità si riconosce, anche il “biglietto sospeso” si propone come qualcosa di più di un biglietto offerto: procura e rafforza un senso di appartenenza, sottolinea l’importanza dell’arte nella vita di ognuno di noi e incoraggia, infine, gesti semplici e quotidiani di gentilezza reciproca.
La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee sarà la prima a concorrere all’iniziativa: dal Giovedì Santo (24 marzo) alla Domenica di Pasqua (27 marzo) lascerà, a disposizione di chiunque voglia usufruirne, e che ne potrà fare richiesta direttamente alla biglietteria, 10 “biglietti sospesi” al giorno. Inoltre, nello stesso periodo, contribuirà al 50% all’acquisto del “biglietto sospeso”, che dunque costerà ai visitatori che vorranno aderire solo 3,50 euro (rispetto al prezzo pieno di 7,00 Euro).
Il pubblico del MADRE è invitato a segnalare l’acquisto, con l’hashtag #bigliettosospeso, sui canali social del museo (Facebook.com/madrenapoli e, per Twitter, @Museo_MADRE), per condividere, con i possibili beneficiari sconosciuti, anche l’opera o la mostra che ha suscitato in lui la voglia di trasmettere la propria passione per l’arte contemporanea.
Lunedì in Albis (28 marzo), invece, come ogni lunedì dell’anno, l’ingresso al museo sarà gratuito per tutti.
Inoltre, per i visitatori che si recheranno al MADRE la Domenica di Pasqua (27 marzo) è prevista una gradita “sorpresa pasquale”: un catalogo in omaggio, fino ad esaurimento scorte, tra una selezione delle pubblicazioni del museo.
Il “biglietto sospeso” per la Pasqua 2016 si pone sulla scia delle politiche inclusive adottate, negli ultimi anni, dal museo MADRE e che mirano a sperimentare e ampliare nuove forme di accesso alla cultura del contemporaneo che attraggano un pubblico sempre più ampio, diffuso e variegato. Vanno in questa direzione le numerose convenzioni e agevolazioni (con Università, Accademia delle Belle Arti e una molteplicità di enti) che danno diritto a ingressi gratuiti o a riduzioni sul prezzo del biglietto (per l’elenco completo consultare il sito www.madrenapoli.it), oltre all’ingresso gratuito settimanale, previsto per ogni lunedì, e l’“Agosto Gratuito”, riproposto ogni anno, con crescente successo di pubblico, dal 2013. Consentire a tutti, cittadine e cittadini campani, turisti italiani e internazionali, la possibilità di avvicinarsi alle ricerche artistiche del presente, trarne stimolo per i propri percorsi individuali di vita, ricerca e lavoro, visitare il museo d’arte contemporanea regionale come spazio-tempo aperto al confronto e al dialogo, anche multiculturale e intergenerazionale: questo l’intento di queste iniziative, che delineano una politica culturale dell’inclusione e della condivisione, rinsaldando la funzione di servizio pubblico dell’istituzione museale.
L’iniziativa, inoltre, è in linea con i programmi per il pubblico promossi dal MADRE fin dal 2013, che invitano i visitatori a farsi parte attiva della vita del museo, trasformando l’istituzione museale in teatro, assemblea, spazio di progettazione condivisa. Un’occasione, insomma, per approfondire ancora una volta la relazione tra il museo e il suo pubblico, celebrata anche dall’artista francese Daniel Buren con l’intervento-simbolo Axer /Desaxér (visitabile fino al 4 luglio 2016), che ha ridisegnato l’ingresso del MADRE creando uno spazio di dialogo con il pubblico, di mobilità percettiva e cognitiva, in cui interno ed esterno, museo e comunità si compenetrano l’uno nell’altro, fino a confondersi fra loro.