Talento, ingegno, creatività, sensibilità, generosità: questo è quanto Errico Porzio esprime attraverso “la sua arte”.
Difatti, quello che costantemente trapela dalle “opere” del maestro pizzaiolo originario del Rione Traiano è proprio una servile, devota e passionale venerazione verso questo mestiere all’interno del quale ha saputo e voluto lasciar convergere la sua indole, il suo modo di essere. Attraverso la pratica di quel “mestiere”, antico e così carico di tradizione e responsabilità, pertanto, l’anima di Errico Porzio trova la sua espressione più compiuta e tangibile.
Errico non è solo “il pizzaiolo che sforna fenomeni virali” o “il creatore delle pizze che raffigurano i volti dei personaggi celebri del mondo dello sport e dello spettacolo” è soprattutto un ragazzo nato e cresciuto in un quartiere “difficile” e, pertanto, capace di comprendere l’importanza e il valore dell’”opportunità” insita nell’”imparare un mestiere”.
Un’opportunità che ha voluto estendere ai ragazzi di Scampia, mettendo a loro disposizione, in collaborazione con l’associazione ”Ciro Vive”, dei corsi di formazione gratuiti.
La sua presenza, oggi, in Piazza Ciro Esposito a Scampia, nel giorno in cui si accoglie la primavera e si commemorano le vittime innocenti della criminalità, ha concorso ad arricchire l’evento – ideato proprio in memoria del giovane tifoso del Napoli che ha perso la vita in seguito agli scontri avvenuti all’esterno dello stadio olimpico di Roma il 3 maggio 2014 – rendendolo non solo più gustosa, ma anche ed ancora più carico di contenuti morali.
Quella portata da Errico Porzio nella piazza di Scampia e una testimonianza di “semplice legalità”, tra le più belle ed apprezzabili che l’era contemporanea può proporre al cospetto degli uomini del domani: quella di un lavoratore onesto ed entusiasta che “si sporca le mani” di farina per svolgere con passione una professione che ama e che rappresenta una fonte inesauribile di soddisfazioni e nuove sfide da perseguire.
Porzio scherza con i bambini, li intrattiene, li diverte e non è così scontato che accada. L’intera squadra giunta a Scampia per sfamare tante piccole bocche e sedare la curiosità che trasuda dagli occhi dei bambini, si professa più che all’altezza della situazione, nonostante l’inaspettata ondata di caldo, a dispetto delle ore di lavoro macinate senza sosta.
Oggi, a Scampia, nel giorno in cui si commemorano le vittime innocenti della criminalità, Errico Porzio, semplicemente svolgendo il suo mestiere, proprio com’è solito fare ogni giorno, ha ricordato che la legalità e il buon esempio passano attraverso i gesti comuni, quelli che contraddistinguono la vita ordinaria di coloro che, seppur nati nelle periferie, hanno saputo arpionare il loro futuro a quell’opportunità individuata in un“mestiere”, a prescindere da quale esso sia, seppur garante di una fonte di guadagno onesta.