L’11 giugno 1997 Silvia Ruotolo sta tornando nella sua casa in Salita Arenella a Napoli dopo aver preso a scuola suo figlio Francesco di 5 anni: ad attenderla al balcone c’è sua figlia Alessandra di 10 anni. Ad un certo punto si sentono colpi di arma da fuoco sparati all’impazzata: alcuni colpi vaganti uccidono Silvia, mentre un altro passante resta ferito. Il vero obiettivo dei sicari è Salvatore Raimondi affiliato al clan Cimmino avversario del clan Alfieri, morto anch’egli sotto i colpi dei killer. Uno degli assassini, Rosario Privato, viene arrestato il 24 luglio dello stesso anno mentre è in vacanza al mare in Calabria. Gli altri responsabili della strage vengono arrestati poco dopo: si tratta del boss Giovanni Alfano, Vincenzo Cacace, Mario Cerbone, Raffaele Rescigno (l’autista del commando). L’ 11 febbraio 2001 la quattordicesima sezione della Corte di Assise di Napoli condanna all’ergastolo i responsabili della strage.
Nel 2007 nasce il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità e Lorenzo Clemente, marito di Silvia Ruotolo, ne assume la presidenza. L’11 giugno 2011, dopo 14 anni dalla morte di Silvia, nasce la Fondazione “Silvia Ruotolo”, grazie anche ai fondi di solidarietà per le vittime di mafia assegnati ai familiari di Silvia Ruotolo. La Fondazione, alla cui presidenza c’è Alessandra Clemente, si pone l’obiettivo di contrastare ogni forma di sub-cultura deviante partendo dall’infanzia promuovendo a beneficio della collettività l’integrazione sociale di giovani, ragazze e ragazzi, per il superamento della marginalità e sviluppare l’educazione alla cittadinanza e la cultura della legalità.
Il comune di Napoli ha posto una lapide in ricordo di Silvia Ruotolo nei giardini di Piazza Medaglie d’oro nel quartiere Vomero: ogni anni l’11 giugno vengono organizzate numerose iniziative all’interno dei giardini per commemorare Silvia. Nel 2012 in occasione del 15esimo anniversario della scomparsa di Silvia Ruotolo, il consiglio comunale di Napoli vota all’unanimità l’intitolazione di Salita Arenella a Silvia Ruotolo.
Nel 2013 a presiedere La Fondazione Silvia Ruotolo, Lorenzo Clemente, il marito della giovane vittima. Alessandra cede la presidenza al padre per assumere l’incarico di Assessore alle Politiche giovanili al Comune di Napoli.