Simonetta Lamberti viene uccisa il 29 maggio 1982 da un colpo di pistola alla testa all’età di 10 anni. La bambina si trova in auto con suo padre Alfonso Lamberti, procuratore di Sala Consilina impegnato nelle indagini contro la Nuova Camorra Organizzata di Cutolo ed è proprio lui erano destinati i proiettili dei killer. Simonetta è con il suo papà di ritorno dal mare quando si avvicina all’auto sulla quale viaggiano un’altra auto dalla quale partono decine di colpi di arma da fuoco, uno dei quali colpisce mortalmente Simonetta. Il giudice Lamberti resta ferito.
Grazie all’aiuto di alcuni testimoni che hanno visto in volto l’uomo alla guida dell’auto degli aggressori, i carabinieri riescono ad arrestare Francesco Apicella, 30 anni, Salvatore Di Maio e Carmine Di Girolamo. Apicella viene condannato all’ergastolo mentre Di Maio e Di Girolamo vengono assolti per insufficienza di prove.
Nel 2011 le rivelazioni del pentito Antonio Pignataro portano alla riapertura del caso. Egli confessa di aver fatto parte del commando che ha portato poi alla morte della piccola Simonetta, e di non poter più vivere con quel rimorso.
In onore della memoria di Simonetta vi sono state numerose iniziative negli anni.
Alla bambina è stato subito intitolato un monumento eretto a Cava de’Tirreni, sua città natale; anche lo stadio di Cava porta il suo nome.
Il 19 marzo 2013 viene dedicata alla memoria di Simonetta una strada nel comune di Marano, tra il polo sportivo e ed un liceo, in corrispondenza della strada intitolata a Giovanni Falcone.
Il 18 maggio 2013, a Pagani, si svolge una partita di calcio, organizzata dal Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti, in memoria di Simonetta.
Alla memoria della piccola Simonetta è stato dedicato il nuovo presidio di Libera inaugurato nel comune di Mercato San Severino nel marzo 2014. A Simonetta Lamberti è stato dedicato il “Premio internazionale per la pace Donna coraggio 2014”: nel corso della cerimonia è stata consegnata la targa del premio alla famiglia della bambina.