Il 19 marzo di 21 anni fa veniva assassinato don Giuseppe Diana, il parroco ucciso nella sua chiesa di Casal di Principe dai Casalesi perché aveva osato sfidare la camorra.
Le commemorazioni, che sarà possibile seguire in streaming sul canale Youtube del Comitato don Peppe Diana, inizieranno alle ore 7.30 con la celebrazione della santa messa nella chiesa San Nicola di Bari a Casal di Principe, la stessa dove fu ucciso il sacerdote; alle 9 è prevista la visita alla tomba di Don Diana alla presenza del vescovo di Aversa Angelo Spinillo, del sindaco Renato Natale, del procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti, della presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi e del capo della DDA di Napoli Giuseppe Borrelli, oltre dei responsabili provinciali delle forze dell’ordine.
Alle ore 10, dall’Istituto Tecnico Commerciale Guido Carli, partirà il corteo che arriverà in via Urano, nel bene intitolato Casa don Diana dove lo scorso anno si è tenuta la prestigiosa mostra «La luce vince l’ombra – gli Uffizi a Casal di Principe»; qui saranno presenti Pierfrancesco Diliberto in arte Pif, vincitore nel 2015 del Premio Nazionale don Diana – Per amore del mio popolo, che presenterà l’app NOma-museo urbano NOmafia, ideata per custodire la memoria dei luoghi e delle persone, la giornalista messicana Daniela Rea Gomez, e don Luigi Ciotti presidente di Libera. Sarà presentato anche il Museo della Resistenza che testimonia l’impegno civile nella costruzione di comunità sane e solidali a partire dalle buone pratiche nel riutilizzo di beni confiscati.
Don Diana, con tutte le 338 vittime innocenti di camorra in Campania, saranno ricordate con 116 fotografie grazie alla mostra “Non Invano” concessa dalla Fondazione Polis.