Delitto Roma: emergono novità su Marco Prato, uno dei due autori dell’omicidio di Luca Varani, insieme a Manuel Foffo.
Prato prima di uccidere, al termine di tre giorni deliranti, trascorsi tra cocaina e alcool, aveva sospeso il farmaco che prendeva per disturbi bipolari. Cinque giorni prima dell’omicidio, consumatosi nella notte tra il 5 marzo e il 6 marzo nell’appartamento di Foffo nel quartiere Collatino di Roma, Prato avrebbe deciso di sospendere quel farmaco che prendeva da anni senza consultare il suo medico. Lo ha fatto sapendo che avrebbe potuto causargli chissà quale scompenso emotivo.
Quando Prato è stato ricoverato, dopo aver ingerito cinque flaconi di Minias tentando il suicidio, si è rivolto alla psichiatra che lo ha visitato all’ospedale Pertini pronunciando alcune scioccanti e deliranti parole: “Vado sempre in giro con gente assurda e in posti diversi quando devo farmi di cocaina. E comunque ho potuto fare il mio lavoro con successo per la mia grande qualità: la seduzione. Io sono per gli eccessi e quando si supera il limite lo si fa perbene”.
Di certo i ‘limiti’, dal 2 al 6 marzo, sono stati ampiamente superati, uccidendo un ragazzo di 23 anni per il solo gusto di farlo, nonostante ad oggi i due si professino pentiti. Foffo, dal canto suo, tira fuori un antico rancore nei confronti del padre, si preoccupa per il fratello che dovrà fare i conti con «il suo nome per sempre», e piange, asserendo: «Voglio pagare per quello che ho fatto».
Pentiti, ma al contempo impegnati insieme agli avvocati a trovare scappatoie e vie d’uscita da responsabilità che sembrano fin troppo evidenti. Una di queste potrebbe essere ad esempio la vicenda legata alla terapia di psicofarmaci alla quale era sottoposto Prato che, pochi giorni prima di commettere l’efferato omicidio, avrebbe sospeso di sua spontanea volontà e senza alcuna prescrizione medica. Nello specifico si trattava di medicine che il ragazzo prendeva per contrastare i disturbi bipolari e del comportamento che lo affliggevano. Come tutti sanno, sospendere quel tipo di farmaci all’improvviso senza prima diminuire lentamente il dosaggio, può portare a degli scompensi emotivi e psichici importanti.
Ma dire che l’omicidio efferato sia causato esclusivamente della fine della terapia sembrerebbe un tantino azzardato. Ci vogliono prove che al momento non ci sono, sulle quali gli avvocati lavoreranno duramente senza ombra di dubbio.
Saranno celebrati invece sabato mattina i funerali di Luca Varani, la messa sarà alle 10 nella chiesa di Santa Gemma, in piazza Castello di Porcareccia, in zona Casalotti. Prima, dalle 8, sarà allestita la camera ardente all’obitorio comunale di Roma.