Il 19 marzo 2016, Zona e l’Associazione Familiari delle Vittime della strage sul treno Rapido 904, presentano il documentario “Rapido 904 la strage di Natale” di Martino Lombezzi dedicato all’attentato del 23 dicembre 1984. Insieme al regista Martino Lombezzi intervengono alla presentazione del documentario Alessandra Clemente, Assessore ai giovani; Gaetano Daniele, Assessore alla cultura e al turismo; Fabio Giuliani di Libera Campania; Paolo Miggiano della Fondazione Pol.i.s; Rosaria Manzo dell’Associazione Familiari delle Vittime della strage sul treno Rapido 904 Il film documentario va alla ricerca delle tracce che l’attentato del 23 dicembre 1984 al treno Napoli Milano ha lasciato nei corpi e nella memoria dei sopravvissuti: alcuni di loro, dopo trent’anni di silenzio, parlano oggi per la prima volta.
Con questa parte di memorie personali, che forma il corpo del film, si intreccia la cronaca del processo di Firenze a Totò Riina, accusato di essere il mandante della strage.
Il processo si è concluso nell’aprile 2015 con la sua assoluzione. Parlano anche alcuni dei soccorritori – ferrovieri, medici, vigili del fuoco, poliziotti – che per primi entrarono in galleria, ignari dello scenario di morte e distruzione che si sarebbero trovati di fronte. Spezzoni d’epoca, tratti dagli archivi della Fondazione FS e dalle Teche RAI, ci riportano ai momenti immediatamente successivi all’attentato. Queste immagini dialogano con altre, contemporanee, dei luoghi dove si è consumata la strage, riprese dai finestrini del treno, nelle vicinanze della linea ferroviaria e su un plastico che riproduce la tratta appenninica.
Il percorso emotivo del film nasce dal confronto fra questi materiali e le memorie dei testimoni. Il documentario “Rapido 904 la strage di Natale”, prodotto da Zona in collaborazione con l’Associazione Familiari delle Vittime, è stato realizzato grazie ai fondi raccolti attraverso una campagna di crowdfunding, alla partecipazione della Toscana Film Commission e al supporto dei comuni di Collecchio, Castiglione dei Pepoli, Vernio e delle sezioni ANPI di Collecchio e Rovereto. Il film gode del patrocinio dei comuni di Milano, Bologna, Napoli, San Benedetto Val di Sambro e dell’Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 “Parri”.