È mistero intorno alla vicenda maturata sabato sera nel cuore della movida dell’hinterland vesuviano che ha portato al ferimento di due buttafuori, colpiti ai piedi a colpi di fucile da uno sconosciuto, all’esterno del locale dove lavorano.
Una probabile vendetta, il possibile movente, attuata da qualcuno, allontanato qualche ora prima per aver provocato una rissa all’interno del Nemo, nota location di eventi di Piazzolla di Nola. L’episodio, infatti, si è verificato nel corso di una festa organizzata sabato sera e alla quale hanno partecipato giovani liceali ed universitari della zona.
Un parapiglia sedato proprio dai due vigilanti, che per riportare la calma hanno evidentemente deciso di allontanare alcuni tra i protagonisti dell’episodio di violenza. La situazione sembrava essere tornata alla normalità e la festa, all’interno del locale proseguiva indisturbata.
Fino a quella sventagliata di colpi: il primo esploso in aria, una sorta di avvertimento. A seguire, quelli rivolti ai due addetti alla sicurezza.
Entrambi colpiti agli arti inferiori, con la chiara intenzione da parte del giustiziere di fare del male senza tuttavia mettere in pericolo la vita dei due vigilante: quarant’anni il primo e trenta il secondo, i due uomini sono residenti l’uno a Camposano e l’altro a Cicciano. Soccorsi immediatamente e trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, uno è stato dimesso dopo qualche ora, avendo riportato ferite al calcagno sinistro guaribili in sette giorni. Un po’ peggio è andata al collega: colpito al collo del piede sinistro è stato ricoverato ed i medici hanno emesso una diagnosi di 15 giorni.
Teatro della burrascosa serata che per poco non si è trasformata in tragedia il Palazzo Nemo Eventi, location di cerimonie e iniziative sito in via San Gennaro a Piazzolla, popolosa frazione di Nola. La rappresaglia è avvenuta però sulla strada, all’esterno della struttura.
Sul posto i militari della stazione di Piazzolla e quelli del nucleo operativo radiomobile di Nola. Dopo i primi rilevi effettuati dagli uomini dell’Arma, sono stati ritrovate tre cartucce a pallini calibro 12 esplose e una inesplosa.
Per mettere a segno il raid punitivo è stato utilizzato un fucile da caccia. Gli elementi raccolti lasciano presupporre che ad armare la mano dello sconosciuto possa essere stata proprio la rissa avvenuta qualche ora prima all’interno del Nemo. Evidentemente uno dei giovani allontanati deve aver deciso di vendicarsi, di farla pagare ai due che li avevano allontanati. Inutile chiedere di indicarli o di ricostruirne l’identikit: nessuno, nemmeno i feriti, sono stati al momento di aiuto ai carabinieri. Non è da escludere che, nelle prossime ore, grazie alle ulteriori testimonianze che saranno raccolte e l’ausilio delle telecamere di sorveglianza che si trovano in zona, gli inquirenti possano risalire all’identità degli autori del raid che ha macchiato di sangue le strade della movida nolana.