La Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee ha varato nel 2013 un programma di patrocinio, denominato MATRONATO, volto al riconoscimento e alla promozione di progetti (aventi sede in una delle seguenti regioni italiane: Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna), che, per il loro valore e qualità culturale, stimolino la coesione sociale, la ricerca scientifica e umanistica, il dialogo fra diverse discipline, il supporto alla produzione e alla mediazione artistica quali fonte e stimolo di progresso collettivo.
Il MATRONATO è stato concesso all’evento “Noi piantiamo gli alberi e gli alberi piantano noi”, a cura di Valeria Borrelli e Antonio Sacco (La Casaforte S.B.), che si svolgerà al MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli, mercoledì 16 marzo alle ore 16:00, e correlato alla mostra “Mito e natura. Dalla Grecia a Pompei”.
Il titolo dell’evento è tratto da un’opera di Joseph Beuys, e si riferisce ad un progetto, ideato da La Casaforte S.B di Napoli in più appuntamenti, che prevede la piantumazione di alberi e di frammenti di opere d’arte, con una cerimonia che coinvolge i cittadini, in diversi luoghi della città. Al giardino occidentale del MANN, dove sarà piantata una Camelia Sasanqua, l’atto fisico della piantumazione diviene un momento simbolico di semina d’arte, con l’inserimento, nelle radici dell’albero, di un micro frammento dell’opera di Joseph Beuys “7000 Querce” (Kassel 1982). In un “Cabinet de Regard” sarà inoltre possibile osservare al microscopio alcuni frammenti di altre opere di Joseph Beuys, in prestito dal Museo Microcollection di Elisa Bollazzi che, dal 1990, conserva frammenti di opere d’arte su comuni vetrini da laboratorio.
La piantumazione è un operazione ambientalista che, nel progetto, diviene metafora di una difesa della natura e dell’umano, della creatività e dei valori umani, in sinergia con l’ambiente naturale. L’introduzione del frammento di un’opera d’arte nelle radici dell’albero piantumato nei cortili-giardini del museo, permette di individuare nell’arte un alleato nella fragile relazione uomo-natura. Il progetto spinge i cittadini ad intervenire positivamente sulla realtà quotidiana e urbana di questa relazione, per modificarla: tutti, infatti, possono prendere parte e ripetere questo gesto come lo stesso Beuys auspicava nelle sua azioni performative e dimostrative.
La Casaforte S.B., con la partecipazione attiva di altri cittadini, ha già piantumato quattro carrubi giovani: nel 2012 e nel 2015 in piazzetta Trinità degli Spagnoli (con un frammento, nelle radici, dell’opera Albero di 3 Metri di Giuseppe Penone del 1986), nel 2013 presso le Scale di San Pasquale al Monte (con un frammento dell’opera Albero Infinito di Lino Fiorito del 2013), nel 2014 in piazzetta Parrocchiella Santa Maria Ognibene (con un frammento dell’opera Angurie di Piero Gilardi del 1984). Casaforte S.B. è uno spazio di arte e pensiero indipendente, nato nel 2011 dal recupero di un Chiostro del ‘500 nel cuore dei Quartieri Spagnoli di Napoli, animato da Valeria Borrelli (artista visiva) e Antonio Sacco (performer), come un un’opera aperta, che, inserendosi nelle relazioni urbane, intreccia linguaggi artistici differenti.