“A Palermo troveremo un clima arroventato per le loro ultime vicende sportive e questo costituirà per noi una ulteriore insidia. Sarà un match complicato“. Maurizio Sarri centra il fulcro della gara del Barbera contro un avversario che cercherà di reagire al momento avverso e che ha appena cambiato allenatore. Il tecnico azzurro è perentorio sulle possibili difficoltà anche ambientali della sfida.
Mister, può darvi qualche pressione anche il successo della Juventus di ieri?
“Noi dobbiamo pensare solo alla partita nostra. L’effetto del calcio spezzatino non mi piace, da sempre preferirei che si giocasse tutti alle 15 di domenica, ma questo è un discorso che oggi sembra anacronistico, eppure è un mio pensiero da sempre. In ogni caso non ci interessa guardarci davanti perché non possiamo far nulla se la Juve continua a vincere, così come non possiamo guardarci dietro per non sentire l’ansia. Quindi non guardiamo né avanti né dietro e ci concentriamo solo su di noi”.
Che gara si aspetta domani?
“A Palermo si è creato un clima che ci complica moltissimo la partita, sarà una gara sportivamente cattiva e dovremo calarci in questa dimensione agonistica con grande attenzione. E’ una sfida difficile da preparare perché non sappiamo ancora come giocherà il Palermo di Novellino e quindi ci saranno incognite ed insidie”.
La squadra sta mostrando tanta serenità e convinzione anche in allenamento…
“Il gruppo è sereno perché sa di star disputando una stagione stupenda e questo ci porta entusiasmo e armonia. I ragazzi devono concentrarsi gara dopo gara senza guardare le nostre concorrenti perché è una inutile dispersione di energia. Anche domani dovremo giocare nella maniera che conosciamo e cercare di imporre la nostra manovra. Questo è il percorso che dovremo seguire da qui alla fine”.
Credete alla corsa sulla Juve?
“Abbiamo dieci partite da qui alla fine e dovremo dare il massimo in ogni singola gara. Questo è l’unico obiettivo che possiamo porci. Ci sono 30 punti in palio e questo ci deve dare grande motivazione. La Juve ha una storia importante, una tradizione vincente, viene da 4 scudetti ed una finale di Champions. Hanno consapevolezza, solidità ed una Società con uno strapotere economico ed un fatturato superiore a tutte le altre squadre italiane che, però, riesce con competenza anche ad investire bene. Noi siamo all’inizio di un percorso e cercheremo di crescere nel tempo”.
In cosa deve migliorare questo Napoli che sta facendo comunque un cammino straordinario?
“Credo che dovremo recuperare maggiore solidità perché nelle ultime quattro partite abbiamo subìto gol. Si tratta anche di reti occasionali e di episodi non fortunati, ma spetta a noi cercare di non incorrere in certi cali di tensione. Però vi dico che come atteggiamento difensivo stiamo facendo benissimo nel quadro globale e sono soddisfatto del lavoro di squadra”.
Qual è la partita che le ha lasciato maggiori rimpianti quest’anno: quella a Torino con la Juve?
“No, a Torino abbiamo giocato alla pari con la Juventus, cosa che è riuscita negli ultimi mesi solo al Bayer. Se devo avere rimpianti su una partita in questa stagione è la sconfitta di Bologna”.
E’ sempre vivo il suo sogno…?
“Il sogno io non lo azzero mai neppure all’ultima giornata finchè vive. Però ribadisco che la Juventus può essere uno stimolo ma non un punto di riferimento perché ha vinto 18 partite sulle ultime 19 ed ha una mentalità consolidata negli anni. Tutto ciò non deve ridimensionare quello che di eccezionale sta facendo il Napoli, anzi proprio il fatto di essere sulla loro scia deve evidenziare il valore della nostra stagione. Per ora il nostro sogno lo proiettiamo unicamente a domani sera per cercare di dare il massimo a Palermo”