Il mito del bello e dannato, il fascino del cattivo ragazzo: stereotipo tutt’altro che obsoleto e che anzi, nell’era contemporanea risulta ancora fortemente radicato.
E non ci riferiamo solo alla realtà che si respira tra le mura cittadine, dove boss sempre più giovani amano mostrarsi nei locali più acclamati della Napoli by night con tanto di bottiglie di champagne pregiato e belle ragazze al seguito.
La storia di Jeremy Meeks, soprannominato “il detenuto più bello del mondo”, infatti, sta letteralmente mandando in tilt il web, complice l’autorevole fisicità dell’uomo in questione.
Jeremy era stato arrestato nel febbraio 2015 per possesso illegale di armi e poi condannato a 27 mesi di prigione, è uscito dal carcere mercoledì 9 marzo e ora per lui avrà inizio una nuova vita.
La sua foto postata dalla polizia su Facebook aveva fatto il giro del web, attirando consensi ed apprezzamenti da parte delle donne di tutto il mondo. Jeremy ha così conquistato un’inconsapevole notorietà che gli è valsa un contratto di lavoro.
Una notorietà che inizialmente non aveva portato buone nuove nella vita di Jeremy che ha vissuto momenti difficili in carcere, per effetto delle inimicizie che quella stessa popolarità gli ha arrecato tra le guardie e altri prigionieri.
Jeremy Meeks è stato arrestato mercoledì 18 giugno dalla polizia di Stockton a est di San Francisco con tre dei suoi complici per una serie di rapine a mano armata. Già il giorno successivo il suo arresto, la sua immagine aveva oltre 13 mila like.
Due lettere, una N e una C, che starebbero per ‘Northern Crips’ e una lacrima che scende dal suo occhio sinistro: sarebbero questi i disegni sulla sua pelle che dimostrerebbero che ha ucciso qualcuno o che ha passato molto tempo in carcere. “Lui ha lasciato la banda da tempo, quando ha incontrato sua moglie. Sei anni fa si è sposato, ha messo su famiglia. Questo è un vero incubo per lui. Non immaginava nulla di tutto ciò. Mi ha detto che si sveglia ogni giorno piangendo“, raccontava al Daily Mail la mamma di Jeremy.
La sua popolarità gli ha causato problemi con gli abitanti del carcere: sia con le guardie sia con membri di altre gang. Ma non solo: la moglie potrebbe perdere il lavoro. “Aveva combattuto cinque anni per ottenerlo – rivela la mamma – ora vuole solo che lui torni a casa. Sa che è innocente. Ma è anche preoccupata che tutta questa esposizione mediatica possa soffiargli via il lavoro“. Insieme, i due hanno un bambino di un anno, nato da una precedente relazione di lei.
Tutto sembrava complicarsi per Jeremy, ma poi ha ricevuto un’offerta per un ricco contratto come modello per l’agenzia White cross management. Secondo quanto riporta LA Times, ora dovrà trascorrere alcune settimane in una struttura di recupero, poi potrà considerarsi libero.
«Voglio ringraziare la mia famiglia e tutti quanti per tutto il vostro amore, sostegno e preghiere. Sono sopraffatto e grato per quello che mi aspetta. Sono pronto»: queste le prime dichiarazioni pubbliche che “il detenuto più bello del mondo” ha diramato attraverso il suo profilo Instagram.
Una storia utile a scalzare tanti pregiudizi e che mostra “il buono” che può vivere anche in quegli uomini che hanno compiuto degli errori.
Jeremy è soprattutto un testimonial inconsapevole di quel fantomatico principio che recita: “tutti hanno diritto ad una seconda opportunità”.
Un auspicio che troppo raramente trova riscontro ed effettiva applicazione nella realtà.