Licata (Agrigento) – Ammonterebbero a 300 aziende, fra produttori agricoli e commercianti, che si ritrovano senza corrente elettrica perché nelle contrade dove sono ubicati, sono stati rubati i cavi di rame dell’illuminazione.
Per questo, è iniziata una vera e propria “caccia” ai ladri di “oro rosso”. I carabinieri hanno infatti sorvolato con l’elicottero l’intero territorio di Licata e parte di quello agrigentino, innanzitutto per mappare le zone colpite da chi, di notte, ruba i cavi di rame. La ricognizione è andata avanti per due giorni, giorni in cui, i militari hanno avuto modo di rendersi conto di quanto sia esteso purtroppo il fenomeno.
Ma oltre a prevenire gli eventuali nuovi furti, si lavora anche per restituire la corrente elettrica alle tante zone di campagna rimaste al buio, che accolgono anche numerose aziende. A tal proposito il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, ha ricevuto il sindaco di Licata, Angelo Cambiano, per fare il punto dei danni provocati dai malviventi nel territorio di Licata.
Nel corso della riunione il rappresentante del Governo in provincia di Agrigento ha contattato i vertici dell’Enel, dai quali ha ricevuto assicurazione che a stretto giro di posta perlomeno la bassa tensione tornerà in tutte le contrade, anche se ad oggi purtroppo, ancora molte zone attendono il ripristino della corrente elettrica.
Insomma, si tratta si una vera e propria emergenza, considerato che i ladri di rame hanno rubato all’incirca 25 chilometri di cavi. Per questo, una cinquantina di persone, con i rappresentanti sindacali, hanno tenuto un sit-in davanti al Comune e avviato una raccolta di firme da inviare al prefetto di Agrigento: “E’ necessario l’intervento dell’esercito – sostengono gli imprenditori – per arginare questi furti“.
“Siamo senza corrente elettrica dal 19 febbraio scorso, ma non possiamo fermare la produzione, pena la perdita di tutti i clienti. Così abbiamo noleggiato un gruppo elettrogeno che ci costa 150 euro al giorno”. Questa la testimonianza di Emanuele Cibella, titolare di una vetreria che vanta clienti provenienti da tutta Italia. Una delle tante aziende penalizzate a causa di questi furti, che, ormai da circa due settimane non può contare sulla corrente elettrica.
“Francamente – aggiunge Cibella – non ci era mai capitato di confrontarci con un problema del genere. Il 19 febbraio, al momento di metterci al lavoro come ogni giorno, abbiamo scoperto di essere senza corrente elettrica. All’inizio abbiamo pensato ad un guasto, ma fatte le verifiche del caso abbiamo scoperto che di notte erano stati rubati i cavi della corrente elettrica e tutta la nostra zona era al buio. Abbiamo diverse commesse da consegnare, perciò non potevamo fermarci. Non ci è rimasto altro da fare che noleggiare un grosso gruppo elettrogeno che, per funzionare, ha bisogno di 90 euro al giorno di nafta.”
Una grave situazione, che speriamo possa risolversi al più presto.