Una Napoli sempre più legata alle sue radici e a quelle icone, incrollabili detentrici dell’orgoglio partenopeo.
Idoli, miti, simboli, divinità per le quali il popolo napoletano sarebbe disposto a tutto.
San Gennaro e Maradona. San Gennaro come Maradona. Nel weekend di San Gennaro e Maradona.
Un weekend introdotto dalla festa svoltasi ieri nel cuore dei Quartieri Spagnoli, proprio per celebrare i rinnovati e ben più sgargianti colori del murales gigante dedicato a Maradona e che oggi pomeriggio, invece, vedrà i napoletani nuovamente riunirsi all’esterno del Duomo di Napoli per salvaguardare “i beni” del santo patrono.
La festa che ha avuto luogo ieri sera, organizzata a spese del quartiere è stata promossa dai ragazzi della zona per onorare l’artista scomparso Mario Filardi (che nel 1990 realizzò l’imponente disegno sulla parete del palazzo di sei piani in via Emanuele De Deo) e chi ha contribuito con Salvatore Iodice alla ristrutturazione completata lo scorso fine settimana. Festa grande ieri sera ai Quartieri Spagnoli per il rinnovato murales gigante su Maradona. Un lavoro reso possibile grazie ad una colletta e alla tenacia di commercianti, residenti e artigiani dei Quartieri Spagnoli.
Fumogeni, cori da stadio, emozione e gioia partecipata e condivisa: questa è la Napoli che non muore mai.