Si è consumata una tragedia a Sambucheto, nella provincia di Macerata, dove una madre di 32 anni, Laura Paoletti ha ucciso con un colpo di fucile il suo figlioletto di soli sei anni ed ha poi rivolto l’arma contro di sè per togliersi la vita. Sotto schok il padre del piccolo, Lorenzo Lucaroni, 39 anni, che ha accusato un malore in Caserma.
Le due vittime sono state ritrovate prive di vita all’interno di un capannone industriale, una fabbrica di cartone di proprietà della stessa donna. La porta era chiusa, il fucile era accanto al corpo di Laura Paoletti, in una posizione tale da far pensare che, dopo aver sparato al volto del piccolo, si sia messa l’arma sotto il mento prima di far partire l’ultimo colpo. A scoprire i corpi, è stato il padre della donna, che ha immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto i carabinieri e il 118, successivamente è arrivato il sostituto procuratore di Macerata, Enrico Rastrelli. Sin dal principio non vi sono stati dubbi sull’ipotesi dell’omicidio-suicidio.
Tutto è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri nell’ appartamento al piano superiore dello stabilimento nella zona industriale di Recanati, dove Laura era momentaneamente ospite del padre in attesa di ristrutturare una casa di campagna. La donna e Lucaroni avevano interrotto da qualche tempo la loro relazione, e la gestione del bambino sembra fosse all’origine di una forte tensione tra i due. Inoltre, secondo quanto trapelato dalle prime indiscrezioni, sembrerebbe che la 32enne in passato aveva denunciato l’ex per stalking, nonostante la separazione dal marito sembrava procedere senza problemi.
Proprio nel giorno della tragedia Lucaroni avrebbe dovuto prendere il piccolo Giosuè per trascorrere il sabato insieme, in base a una sentenza di qualche giorno fa che aveva stabilito i giorni di affido. L’appuntamento era alle 16, ma purtroppo la vita del bimbo è stata spezzata prima. Poco dopo l’ora di pranzo Laura ha fatto fuoco: due colpi al figlio (trattandosi di un fucile automatico si presume che siano partiti in successione e che il secondo sia andato a vuoto) e uno contro di sè.
Laura Paoletti, laureata in economia, era la titolare dell’attività di cartotecnica. L’ex sindaco di Recanati Fabio Corvatta, nonché amico di famiglia, l’aveva incontrata una settimana fa e l’aveva trova “serena”, nonostante qualcun altro parla di uno stato di “tensione emotiva” della donna, legato alla necessità di accudire il bimbo da sola.
Ora sono state disposte la prova dello Stub sulle mani della donna, e la rilevazione delle impronte sul fucile, per escludere qualsiasi altra ipotesi. A breve dovrebbe essere eseguita l’autopsia.