Dopo il grande successo ottenuto al Teatro Antigone di Roma e la grande richiesta da parte del pubblico napoletano, torna in scena il 12 febbraio 2016 allo ZTN di Napoli “Inshalom”, ambientato sulla Striscia di Gaza, in una località imprecisata fra Gaza e Beersheva, dove l’autore ha collocato una centrale che serve ai due personaggi principali, uno israeliano e l’altro palestinese, per portare a termine il loro compito: contare le anime. Quelle dei morti in una guerra che non è, spesso, riconosciuta come tale, preferendo i media farla passare alla stregua di piccoli scontri, rappresaglie tra questi due popoli per porzioni più o meno grandi di territorio.
Intervistato per il sito FrontiereNews, il regista Maurizio D. Capuano ha così dichiarato:
“Inshalom” ( o l’assurda partita) è nata da un pensiero orribile che mi venne in mente un giorno: guardavo le cifre, il numero dei morti tra le due fazioni in guerra, sembrava quasi una partita a basket o tennis, un’assurda partita a basket o tennis. Le cifre, quelle vere, mi chiedevo dove fossero. Poi mi sono fermato, e mi sono detto che dietro quei cazzo di numeri, c’erano persone, con nomi, cognomi, una vita, che nessuno conoscerà mai. Mi sono reso conto che nessuno, di ‘sta cosa, sa un cazzo. Da qui, la voglia di raccontare qualcosa di cui la gente ha una conoscenza assai parziale, la questione palestinese. La gente, la maggior parte, legge solo che questo o quello s’è fatto esplodere, a me non basta. Non mi basta versare lacrime il giorno della Memoria, guardando Spielberg o Benigni o History Channel. Perché ci sono “giornate della memoria”, che nessuno ricorderà mai. Tutto qui. Con questo, non voglio assolutamente dire d’aver scritto uno spettacolo filo-palestinese: assolutamente no! Ci sono tanti israeliani contrari alla guerra, lo spettacolo è dedicato anche a loro”.