Basta cartelle pazze, basta iniquità, basta ingiustizie fiscali, basta code interminabili agli sportelli. Quando ci siamo insediati il Comune di Napoli era di fatto fallito. Un miliardo e mezzo di debiti, 850 milioni di disavanzo. Servizi al collasso. Rischio altissimo di privatizzazione di tutte le funzioni pubbliche. Licenziamenti alle porte. Stipendi non erogati. Creditori del Comune che venivano pagati con quattro… anni di distanza. Tagli dei Governi centrali. Patto di stabilità soffocante. Blocco degli investimenti e delle assunzioni. Riscossione inconcludente. Lotta all’evasione al palo. Bilancio non corretto e trasparente con appostazioni di crediti non esigibili.
Il comune di Napoli ha risanato i conti. Approvato bilanci trasparenti. Praticamente in via di annullamento debito e disavanzo. Salvi, così, i servizi pubblici, oltre che i posti di lavoro, con una positiva tendenza alle assunzioni e non al licenziamento.
Oggi i creditori sono pagati entro 90 giorni. La lotta all’evasione è effettiva e dà risultati. Solo nel 2015 + 35 milioni. Nel 2016 sono previsti + 100 milioni. Le tasse oggi le impongono governo e parlamento e parte dei proventi delle città vanno allo Stato che poi non destina le risorse dovute ai Comuni. Nei confronti di Napoli in particolare ci sono stati ulteriori tagli discriminatori rispetto alle città del centro-nord. L’amministrazione, pertanto, auspica all’autonomia e alla capacità di autodeterminazione.
Con Napoli Riscossione ci sarà rapporto diretto tra Comune e contribuente. Posta certificata per ogni cittadino. Sportelli in ogni municipalità. Nuove assunzioni. Nessuna consulenza esterna. Semplificazione amministrativa. Per garantire con certezza meno evasione e meno tasse.
Napoli sempre più autonoma, autosufficiente, che si riscatta con l’autogoverno, con un’amministrazione dalle mani pulite, con una forte volontà popolare. Un’ ulteriore prova e un’altra sfida che danno il senso della potenza della nostra città.