• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
sabato, 28 Giugno, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Mario Volpicelli: storia dell’ultima vittima di camorra e di “quella mentalità”

Luciana Esposito di Luciana Esposito
1 Febbraio, 2016
in Cronaca, In evidenza
1
Mario Volpicelli: storia dell’ultima vittima di camorra e di “quella mentalità”
Share on FacebookShare on Twitter

data=RfCSdfNZ0LFPrHSm0ublXdzhdrDFhtmHhN1u-gM,qUP3AMR9u4Pz8JhPtAeRYRNqlsus0aUeAZy7HuaXLS5RxGGMfEhEQLCGAh2Z7u8Z5TuAGrq9hAEmSY_RicPl2LS6XpN9bIJ1aoDncfhQwMhoduBHdDmZfSwpAVpOirPer raccontare l’essenza dell’anima di un morto è importante capire chi era veramente da vivo.

ADVERTISEMENT

Il 53enne Mario Volpicelli, ucciso come un boss, lo scorso sabato sera, 29 gennaio 2016, a Ponticelli, di certo, non era un boss.

Lavorava come commesso nel più quotato dei “tutto a 50 centesimi” e per questo nel quartiere lo conoscevano in tanti. È difficile presumere che “un uomo del sistema” possa trascorrere parte integrante delle sue giornate in un piccolo negozio stracolmo di prodotti.

Secondo la logica del business costretto ad adattarsi alle dinamiche imposte all’economia dalla crisi, la quantità di merce esposta è direttamente proporzionale alla “necessità di vendere”. Mario lasciava che la disperazione generata da quel precario stato di cose venisse urlata dai prodotti per la casa e suppellettili varie esposte nel suo piccolo regno, mentre, con decorosa dignità sistemava gli scaffali e “spicciava la gente”.

Mario era un padre di famiglia, “macchiatosi” della colpa di essersi innamorato di Mariarca, quella che non potrà mai essere considerata una donna qualunque, in virtù di quel cognome “pesante e pericoloso”: Sarno.

Mariarca è la sorella del boss Ciro, soprannominato “’o sindaco”, per aver amministrato “le case occupate” di Ponticelli dopo il terremoto dell’80.

Difatti, quell’astuta manovra, portò al boss due sostanziali vantaggi che costituirono i capisaldi sui quali il clan ha erto il suo impero, durato circa un trentennio. Il rispetto e l’ammirazione del popolo, la compenetrazione, solida e sicura, del tessuto criminale nelle case popolari della zona, fino ad imporre il proprio dominio e a creare il proprio quartier generale nel Rione De Gasperi: l’ascesa del clan Sarno passa attraverso queste due mosse cruciali.

Già, il Rione De Gasperi, è lì che Mario è morto, mentre rincasava stringendo tra le mani le buste della spesa, consegnando inconsapevolmente una delle scene più consuete della vita di un uomo comune, barbaramente straziata dalla ferocia criminale che ha rispettato l’ordine di porre fine alla sua esistenza conficcandogli tre pallottole in testa. O “tre confetti”, come si suol dire nel gergo camorristico. Un’esecuzione da boss, come detto, eppure inferta ad un “semplice” uomo comune.

Mario, con la sua storia e il suo epilogo, personifica la condizione di tanti cittadini del quartiere: nel suo caso, “le aggravanti” si addizionano, in virtù della parentela con “il clan di Bodo”. Volpicelli, infatti, era lo zio di Gennaro De Micco, stimato essere uno dei sicari più spietati del clan, in lotta con i D’Amico per stabilire “chi deve comandare a Ponticelli”.

Questa “temibile” associazione di fatti e persone non autorizza ad avanzare illazioni in merito all’integrità morale di Mario. Eppure, questa forma mentis, che da tempo immemore emette sentenze e condanne ben più severe di quelle impartite dalla legge, rappresenta uno degli aspetti più beceri ed ignoranti del modo di essere ed agire di una certa frangia di cittadinanza.

Quella che condanna le “eterne ragazze madri”, quelle che spalancavano le porte delle loro camere da letto agli “scagnozzi” dei Sarno che scorrazzavano lungo le strade del quartiere a bordo di fragorose motociclette, con “il ferro” in bella mostra e con fare spocchioso. Tuttora, quelle ragazze, “vittime del fascino criminale” e i loro figli, non potranno mai scrollarsi di dosso la pesante etichetta che segna le loro vite.

Così come, il Rione de Gasperi, quel luogo che per decenni ha rappresentato la roccaforte dei Sarno, teatro dell’ennesimo agguato di camorra, difficilmente potrà ripulirsi da quella sanguinaria fama.

Quel Rione rappresenta l’emblematica testimonianza degli errori dell’urbanistica degli anni ‘60/’70, dello zoning come strumento di pianificazione, nonché della cattiva gestione successiva.

L’intera area, organizzata in rioni-dormitorio, vere e proprie enclaves separate da strade a scorrimento veloce, a cui si aggiunge la cesura operata dalla linea ferroviaria, poneva innanzitutto un problema di vivibilità e sicurezza. Una sorta di disastro annunciato, che non ha tradito le aspettative e che seguita ad esibire scene e scenari a supporto di quella indecorosa fama.

Tags: . napolicamoracase popolariciro sarnoclan d'amicoclan de miccoclan sarnomariarca sarnomario volpicellinapoli estPeriferia orientaleponticellirione de gasperi
ADVERTISEMENT
Prec.

Al Nostos Teatro di Aversa, OUT della compagnia UNTERWASSER

Succ.

Teatro Cilea, dal 4 al 14 febbraio: “HORROR COMEDY”, il ritorno de “I DITELO VOI”

Può interessarti

Ponticelli, riesplode la faida tra i De Micco e i D’Amico: da che parte si schierano i mariti delle figlie di ‘Tonino fraulella’?
Cronaca

La verità nascosta dietro l’omicidio di Annunziata D’Amico raccontata grazie al supporto di Braccia

28 Giugno, 2025
Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino
In evidenza

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

28 Giugno, 2025
Castel Volturno in lutto: muore a 16 anni Luigi Petrella, investito da un’auto pirata a Mondragone
Cronaca

Castel Volturno in lutto: muore a 16 anni Luigi Petrella, investito da un’auto pirata a Mondragone

28 Giugno, 2025
VIDEO-Ponticelli: il consigliere Sollazzo in affari con i clan e l’assordante silenzio del sindaco Manfredi
Cronaca

Vincenzo Sollazzo: chi è il consigliere della VI Municipalità di Napoli in affari con i clan di Ponticelli

27 Giugno, 2025
Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia
Cronaca

Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia

27 Giugno, 2025
Crolla il solaio in una scuola di Barra: la versione dei testimoni
In evidenza

Ponticelli, solaio franato nella scuola dell’infanzia: la lettera di una mamma

27 Giugno, 2025
Succ.
Teatro Cilea, dal 4 al 14 febbraio:  “HORROR COMEDY”, il ritorno de “I DITELO VOI”

Teatro Cilea, dal 4 al 14 febbraio: "HORROR COMEDY", il ritorno de "I DITELO VOI"

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Ponticelli, riesplode la faida tra i De Micco e i D’Amico: da che parte si schierano i mariti delle figlie di ‘Tonino fraulella’?

La verità nascosta dietro l’omicidio di Annunziata D’Amico raccontata grazie al supporto di Braccia

di Luciana Esposito
28 Giugno, 2025
0

Esattamente un anno fa, a distanza di otto anni e otto mesi dall'agguato mortale costato la vita ad Annunziata D'Amico,...

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

di Redazione Napolitan
28 Giugno, 2025
0

Di fronte a certe storie, non si può restare indifferenti. Quella di Luigi Volonnino, un bimbo di appena 5 anni...

Castel Volturno in lutto: muore a 16 anni Luigi Petrella, investito da un’auto pirata a Mondragone

Castel Volturno in lutto: muore a 16 anni Luigi Petrella, investito da un’auto pirata a Mondragone

di Redazione Napolitan
28 Giugno, 2025
0

Un dolore che spezza il cuore, una ferita che sconvolge un'intera comunità: la famiglia Petrella piange la tragica scomparsa del...

Fondazione Vassallo: “Falesia cancellata con il tritolo, parte il processo: si faccia giustizia”

Fondazione Vassallo: “Falesia cancellata con il tritolo, parte il processo: si faccia giustizia”

di Redazione Napolitan
28 Giugno, 2025
0

La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore accoglie con senso di responsabilità e con profonda attenzione la notizia dell'avvio del processo...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?