• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
domenica, 29 Giugno, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

“Sò jamaican’, african’, sò nat’ a Milan’, Sò Napulitan’!”

Luciana Esposito di Luciana Esposito
26 Gennaio, 2017
in Da Sud a Sud, In evidenza
0
Share on FacebookShare on Twitter

VesuvioStadioIn merito a quella complessa e paradossale faccenda che impazza tra gli spalti della maggior parte degli stadi italiani e che prende il nome di “discriminazione territoriale” sono state asserite ed azzardate tante, forse troppe considerazioni, teorie, freddure agghiaccianti, condite da satira incapace di innescare sorrisi, ma altresì più avvezza a liquefarsi in benzina, utile ad alimentare quel fuoco di polemiche, parole, paroloni, eccessi, intemperanze e ancora parole, portatrici insane di falsi e falsati messaggi solidali, come si conviene al cospetto di qualsivoglia “piaga sociale” che si rispetti.

ADVERTISEMENT

Eppure, quella stessa definizione, che scaturisce dall’accostamento di due parole, due semplici parole, prima di ogni altra intenzione o teoria partorita da un branco di più o meno eccelsi neuroni, si rivela inabile a contenere e sorreggere il massiccio calibro di responsabilità insito nella sua stessa accezione di senso.

Quel disagio, figlio di una palese “incapacità”, risulta facilmente rilevabile agli occhi partenopei, abili, prima di altri, come sovente accade ed è già accaduto nella storia, nel carpire, sentire, rilevare, estrapolare e fare proprie, esperienze portatrici di insegnamenti, a loro volta, precursori di cambiamenti, sensazioni e percezioni da forgiare in “qualcosa di nuovo”.

La “discriminazione” di per se rappresenta, senza dubbio, la più agghiacciante forma di ripudio delle più basilari ed “umane” regole di viver civile che dovrebbero, incondizionatamente, monitorare la condotta di ogni “essere umano”.

Quei sentimenti “umani” che facilmente sappiamo riporre in una ciotola, insieme a del cibo, da collocare ai margini di una strada, al cospetto di un cane randagio che, in quanto tale, merita pena e commiserazione, seppure, proprio perché randagio, potrebbe, senza alcun preavviso, sferzare sfuriate brute e ferine.

Invece no.

Lo spirito caritatevole che muove le mani e le coscienze, in quei casi, rende legittimo e spontaneo un atto di ordinaria generosità che, paradossalmente, ci riveliamo, però, incapaci di estendere ai nostri stessi simili.

Preferiamo, infatti, vomitare taniche di odio ed intolleranza verso altri “esseri umani” che, in quanto tali, dovremmo percepire meritevoli di un atto d’amore o quantomeno, se risulta difficile rispecchiarsi negli occhi del “diverso” alla ricerca di un tassello di affinità, l’istinto di appartenenza alla “categoria umana”, dovrebbe tuttalpiù guidarci verso la combustione di quei sentimenti avversi ed ostili nei barili dell’indifferenza.

Il fallace e madornale errore che gronda dal vocabolo “territoriale”, invece, va rilevato, nell’approssimativa superficialità di voler delimitare un “confine” a qualcosa che per natura è “infinito”.

Perché Napoli non è una città, ma uno stato d’animo, un sentimento, un’icona.

Il napoletano non è un dialetto, ma una lingua.

La napoletanità non è uno status sociale o un tassello circoscritto ad una regione o una porzione geografica più o meno estesa, ma un profumo che inebria le narici di tutto il mondo; è la canzone più famosa, quella tradotta in tutte le lingue, quella che fa sorridere ed emozionare, più di ogni altra; è il dipinto più peculiare e riprodotto, oltre che il più disarmante e rinomato, dotato di un perenne moto armonico e di sconfinata ed incondizionata luce riflessa; è la tradizione, la storia, la maschera, la mimica, facciale ed emotiva, più rappresentativa dell’essenza pulita e sincera dell’umanità tutta; è la voglia di vivere propria dei raggi di sole che tutte le mattine accarezza il cuscino, proiettando su di esso, la nascita di un nuovo giorno.

Napoli è uno stile di vita, una corrente di pensiero, è l’arte del “non fare prima quello che puoi fare dopo” che si traduce in un risoluto “o’ facc’ quann’ tengo genio” e “prendiamoci un caffè“, a qualsiasi ora del giorno e della notte, personifica l’emblema della sincera e disinteressata voglia di volersi bene, perché offrire un buon caffè è l’atto di spontanea cortesia più amorevole che un persona può indirizzare ad un’altra persona.

Il napoletano è furbo e scaltro, ma ciò non equivale ad asserire che è “un ladro”.

Il napoletano è ingegnoso ed operoso, ma ciò non equivale a dire che è “un truffatore”.

Non tutti i “follower di Maometto” si lasciano esplodere, diversamente dovremmo fuggire a gambe levate ogni volta che ne incontriamo uno, analogamente, non tutti i napoletani portano in tasca una pistola e nell’anima cattive intenzioni.

La realtà asserisce che tante e tante volte, un napoletano qualunque, nell’arte, nella musica, nello sport, nel cinema e in infiniti e disparati altri ambiti è stato capace di scagliare una pietra contro quei muri alteri ed austeri di pregiudizi, generando una crepa, attraverso la quale poteva e può essere facilmente visibile quello spiraglio di verità che incarna il verace e schietto volto di questa città, della sua gente e della sua anima.

I napoletani non sono solo quelli che nascono, crescono e vivono a Napoli.

E sbaglia chi crede che “per capire Napoli, si deve nascere a Napoli”.

Non è un certificato di nascita o di residenza a sancire lo spirito d’appartenenza e ad imprimere in petto l’incondizionato amore per questa terra, lo dimostrano, in maniera chiara e marcata, coloro che, dopo essersi lasciati il Vesuvio alle spalle, rinnegano le loro origini, pur di scrollarsi dalla coscienza quell’onerosa eredità, complessa e difficile da amministrare, insita nell’ “essere napoletani”.

Di contro, nei secoli, la tortuosa e fascinosa storia di questa terra ha annoverato “figli adottivi” procreati da un utero diverso da quello di Parthenope ed allattati da altre mammelle, eppur altrettanto capaci di nutrirli con quella stessa linfa, unica ed essenziale, condizione indispensabile e tutt’altro che sufficiente per comprendere l’anima di questo popolo ed entrarvi in empatia.

Eppure, i cuori che sono riusciti nel suddetto intento e che, tuttora si scoprono capaci di intrecciarsi alle radici partenopee, avvelenate, ma tutt’altro che marce, azzurre, non perché contaminate da scorie e diossina, ma “contagiate”, prima di tutto e in maniera assai più incisiva, dal colore della sua anima, si scoprono, ancora, sempre e sistematicamente, impossibilitati a strapparsi Napoli dal petto.

Capire Napoli non vuol dire camminare tra le strade del centro storico, sorseggiare un buon caffè, gustare una pizza, fotografare i monumenti, lasciarsi accarezzare il viso e i capelli dal mare, dal sole, né tantomeno “sporcarsi le scarpe” spingendosi nei meandri “difficili” della periferia o dei quartieri, dove il sole batte ad intermittenza, piuttosto significa imparare a lasciar guidare i propri passi dal moto armonico, tumultuoso, fascinoso, ma tutt’altro che malvagio che scuote l’anima di questa città.

Perché la nuda realtà dei fatti è soltanto una: Napoli è l’unica città al mondo, nella quale, qualunque cittadino del mondo, può sentirsi a casa sua, a patto che il suo animo, mosso da superficiale distrazione, non abbia dimenticato, chissà dove, le chiavi per aprire la porta.

I napoletani sono ovunque, in qualunque meandro di mondo dove si cantano le melodie della “Napoli di ieri e di oggi”, ovunque sia ubicata una pizzeria ed esista un “Gennaro Esposito”, ovunque ci sia qualcuno capace di innescare con una semplice battuta sorrisi e risate sincere. In qualunque cuore esiste la voglia di ricominciare.

Che tu sia di Milano, di Rovigo o di Bolzano, se guardi sinceramente infondo alle tue vene, scorgerai sangue napoletano.

Perché ha ragione “Jovine” quando dichiara che il napoletano non emigra, ma colonizza…

Tags: . napolicalciocoricori anti-napolidiscriminazione territorialejovinenapoletaninapulitanrazzismosscnstadi
ADVERTISEMENT
Prec.

La ricetta del lievito madre di Errico Porzio

Succ.

Raffaele Sollecito chiede risarcimento per ‘ingiusta detenzione’

Può interessarti

Castel Volturno in lutto: muore a 16 anni Luigi Petrella, investito da un’auto pirata a Mondragone
Cronaca

Mondragone: 16enne morto in scooter, arrestato il pirata della strada

29 Giugno, 2025
Ponticelli: sgomberata la roccaforte del clan De Martino. Sequestrati immobili comunali occupati abusivamente
Cronaca

Ponticelli: minacce e tensione dopo lo sgombero della palazzina simbolo del clan De Martino

29 Giugno, 2025
Ponticelli, riesplode la faida tra i De Micco e i D’Amico: da che parte si schierano i mariti delle figlie di ‘Tonino fraulella’?
Cronaca

La verità nascosta dietro l’omicidio di Annunziata D’Amico raccontata grazie al supporto di Braccia

28 Giugno, 2025
Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino
In evidenza

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

28 Giugno, 2025
Fondazione Vassallo: “Falesia cancellata con il tritolo, parte il processo: si faccia giustizia”
Da Sud a Sud

Fondazione Vassallo: “Falesia cancellata con il tritolo, parte il processo: si faccia giustizia”

28 Giugno, 2025
1° dicembre, giornata mondiale contro l’Aids al Cotugno
Da Sud a Sud

Il Monaldi celebra il traguardo delle 100 procedure TAVI in soli 6 mesi

28 Giugno, 2025
Succ.
Raffaele Sollecito chiede risarcimento per ‘ingiusta detenzione’

Raffaele Sollecito chiede risarcimento per ‘ingiusta detenzione’

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Cercola: sorpresi dai carabinieri mentre tentano di rubare pneumatici, arrestate 2 persone

Spari fuori dalla discoteca: ferito un buttafuori nel Salernitano

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

Una notte di paura sul litorale sud della provincia di Salerno. All'esterno di una discoteca situata nel comune di Pontecagnano...

Napoli, Pasqua da record: sole, armonia e boom di turisti

Napoli: ritrovato in mare il cadavere di un uomo, indagini in corso

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

Una tranquilla mattina d'estate sul lungomare napoletano si è trasformata in scena di un mistero inquietante. Intorno alle ore 8...

Sub trovato morto in mare nel napoletano, segni di ferite sul cranio

Bimbo di 5 anni finisce al largo col materassino, salvato dalla Guardia Costiera

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

Una giornata di mare ha rischiato di trasformarsi in tragedia, ma grazie all'intervento provvidenziale della Guardia Costiera si è conclusa...

Castel Volturno in lutto: muore a 16 anni Luigi Petrella, investito da un’auto pirata a Mondragone

Mondragone: 16enne morto in scooter, arrestato il pirata della strada

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

Una comunità sconvolta, una giovane vita spezzata e un presunto colpevole con un passato criminale alle spalle. È questa la...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?