Emanuele Colurcio, il giovane che la notte scorsa ha accoltellato un coetaneo in via Bisignano, nel cuore della movida napoletana, potrebbe non aver agito in preda ad un raptus dettato dall’impeto, ma dietro quella coltellata secca, decisa e “sentita” inferta al rivale in amore, potrebbe celarsi un piano premeditato nel tempo, frutto di un sentimento tormentato e fomentato da emozioni contrastanti.
Questo è quanto suggerito non solo dal fatto che il giovane si sia addentrato tra i locali della Napoli by night accompagnato da un coltello, ma è un’ipotesi che trova riscontro anche nell’ultimo post pubblicato su facebook dal 21enne di Pollena Trocchia: “Fino ad ora lo scemo l’ho fatto…ma ora sono pronto a fare la GUERRA CON CHIUNQUE!……Buon intenditor poche parole!”
Un messaggio che, all’indomani di quanto accaduto, ben si presta ad abbracciare l’ipotesi della premeditazione.
L’account facebook del giovane, attualmente detenuto nel carcere di Poggioreale, fornisce uno squarcio più che ampio sulla sua anima tormentata da quella storia d’amore finita, suo malgrado. Emanuele proprio non riusciva ad accettare che la donna che amava avesse interrotto la loro relazione. Messaggi, canzoni, pensieri e dediche condivise sul social dal giovane sono contraddistinti da una costante che si ripete in maniera quasi ossessiva: A.P., le iniziali di lei, precedute e seguite da cuori “integri e spezzati” e che meglio di mille parole simboleggiano il tormento amoroso in preda al quale imperversava la vita di Emanuele.
Pronto a tutto per riaverla, disposto a fare qualsiasi cosa per riconquistarla: questo è quanto trapela da quei post ed ancor più dai gesti che il giovane ha compiuto nel corso dei mesi, pur di rientrare nelle grazie della sua amata, fino all’estremo e brutale epilogo maturato ieri sera.
Emanuele perseguitava Alessia da quando si erano lasciati, aveva anche sperato di poter beneficiare del pathos che l’impatto mediatico può sortire in casi analoghi ed aveva invitato la diciottenne alla trasmissione di Maria De Filippi «C’è posta per te». Nel corso della puntata lui avrebbe reiterato le sue richieste di tornare insieme. Lei, ferma, non ha accettato di aprire la busta e ha rimandato al mittente ogni richiesta. Un ulteriore rifiuto che potrebbe aver scatenato la furia del giovane, messo pubblicamente alla porta.
Un amore ossessivo per il giovane che era arrivato anche a tatuarsi una “A” sull’anulare sinistro. Un gesto forte, estremo, simbolo di amore eterno, una delle tante azioni compiute in preda a quella disperazione frammista ad ossessione.
Figlio di commercianti di San Sebastiano al Vesuvio, Emanuele viene descritto da amici e conoscenti come una “testa calda”, di certo, però, nessuno avrebbe mai potuto dedurre che per porre fine alle sue piene d’amore potesse servirsi di un gesto tanto estremo.