La differenza, dentro e fuori dal rettangolo verde, non la fanno le macchine, ma i cuori. Quelli che pulsano forte, perché animati da motivazioni forti.
Il cuore è il muscolo più importante, perché genera la spinta necessaria ed imprescindibile per azionare la straordinaria e complessa macchina umana.
Lo staff medico del Napoli rappresenta il cuore della squadra, perché alla base dei successi macinati in campo dai muscoli che animano la maglia azzurra c’è la spinta generata dalla professionalità e dalle meticolose competenze di un team che non lascia proprio nulla al caso.
Il parterre di professionisti capitanato dal Dott. Alfonso De Nicola, non a caso, rimarca, rilancia e suggella una consolidata fama da leader in materia di medicina fisica e riabilitativa che ha saputo fare della prevenzione e della diagnosi precoce la sua sagace e preziosa arma in più per scongiurare il rischio di infortuni.
Quest’oggi, nel corso della giornata dedicata alla Medicina dello Sport al Palacongressi della Mostra d’Oltremare con il congresso dal titolo “Esplorare il muscolo, prevenire la lesione e possibilmente curare”, lo staff medico partenopeo ha legittimamente presenziato all’evento schierando una pregevole formazione di professionisti composta dai dottori Alfonso De Nicola, Raffaele Canonico, Enrico D’andrea e Marco Di Lullo.
Il Dottor De Nicola ha tenuto una relazione sull’ “Epidemiologia e statistica delle lesioni muscolari in club ad alto impegno agonistico”.
I risultati del lavoro dello staff azzurro sono documentati “dai numeri”, non solo da quelli decantati dalla classifica del campionato di Serie A attualmente in corso, ma ancor più dalla media dei calciatori indisponibili: nel Napoli 0,25 a partita contro 1,73 dell’Inter e i 2,17 della Juventus. Nel corso del girone di andata un numero assolutamente irrilevante di infortuni e indisponibili, quello che alla fine della stagione può fare la differenza rispetto alle altre squadre in termini di classifica. La differenza sta anche nell’approccio dello staff medico azzurro per prevenire e/o curare eventuali infortuni: a breve termine: tecniche posturali, prevenzione metabolica (alimentazione); a medio termine: neuroscienze per le patologie più invalidanti (fratture, lesioni legamentose, ecc.); a lungo termine: studio DNA Un approccio basato anche sul rapporto umano e sull’empatia: porsi in maniera immediata nello stato d’animo o nella situazione di un’altra persona.
Il Napoli, insomma, si presenta in campo e sulla carta come una squadra che gode di ottima salute e che può contare sul supporto di un cuore forte e sempre più solido.