Morire per un aborto nel 2016, purtroppo è possibile. La triste conferma è stata, ancora una volta, la storia di Gabriella Cipolletta, la 19enne di Mugnano morta dopo un intervento di interruzione volontaria di gravidanza all’ospedale Cardarelli di Napoli.
La giovane ragazza, che aveva compiuto 19 anni appena il 30 dicembre, è deceduta per delle complicazioni durante l’aborto a cui aveva deciso di sottoporsi all’undicesima settimana di gravidanza. “Lei – racconta la madre della ragazza – era la seconda a dover fare l’intervento. Era nervosa ma la ragazza che è entrata prima di lei è uscita e stava bene, l’ha anche rassicurata dicendole che era un intervento non complicato. Eravamo tutti più sereni. Abbiamo cominciato a preoccuparci dopo un’ora che era in sala operatoria, perché l’intervento dell’altra ragazza era durato molto meno“.
I medici del Cardarelli di Napoli durante i tragici ed interminabili momenti dell’intervento non l’avrebbero informata sulle condizioni della figlia: “Andavano avanti e indietro, vedevo che si agitavano, c’era uno strano trambusto ed ho iniziato a preoccuparmi, chiedevo cosa stesse succedendo ma nessuno mi dava spiegazioni”, ha continuato la madre.
La famiglia della ragazza, come è già noto, ha subito presentato un esposto al posto di polizia. Ad oggi, ci sono quattro avvisi di garanzia, per tre ginecologi e un anestesista dell’ospedale Cardarelli, emessi dalla Procura di Napoli nell’inchiesta sulla morte di Gabriella Cipolletta.
Tra il dolore dei suoi cari, e lo sgomento generale per la notizia, è nata anche la pagina Facebook “Per non dimenticare Gabriella”, dedicata alla memoria della 19enne. Mentre proseguono le indagini sulla tragica scomparsa della ragazza, al contempo si moltiplicano sulla pagina del social network, i messaggi di affetto per la giovane, come :”Sei la figlia di tutte noi mamme” , ” ora sei un angelo tra gli angeli“, e ancora “Sei stata vittima di un’ingiustizia – scrive un utente anonimo – non esiste che possano succedere tragedia come la tua”.
Giungono tantissimi messaggi del genere che popolano la pagina, a dar conferma che la morte della 19enne ha scosso profondamente non solo la comunità di Mugnano, dove la giovane viveva, ma l’Italia intera.