Tragedia sfiorata a Pordenone, dove una ragazzina di soli 12 anni ha tentato di farla finita, gettandosi dal secondo piano della propria abitazione, e restando ferita in modo grave.
La ragazzina è finita prima sulla tapparella del piano sottostante, che ne ha frenato la caduta, per poi precipitare a terra. Rimasta sempre cosciente, la piccola è stata immediatamente soccorsa e ricoverata con prognosi riservata nel reparto di Terapia Intensiva di Pordenone, dove i sanitari le hanno diagnosticato numerose fratture.
Le ragioni del terribile gesto sono riconducibili al bullismo. Il sospetto, molto forte, è stato indirizzato subito al malessere della ragazzina legato al suo ritorno a scuola, infatti prima di lanciarsi nel vuoto, la piccola ha lasciato due lettere sulla scrivania: una ai genitori, scusandosi per il gesto; l’altra ai compagni di classe, con una frase emblematica, “adesso sarete contenti”.
La 12enne, da circa una settimana non andava a scuola a causa di una infiammazione alle vie respiratorie. Ad accorgersi del tentativo di suicidio è stata la madre che è entrata nella camera per fare un aerosol e l’ha trovata vuota con la finestra aperta. Si è quindi affacciata, trovando così la terribile immagine della figlia distesa nel cortile sottostante, già soccorsa da un vicino di casa.
“Oggi dovevo tornare a scuola dopo la malattia – ha riferito all’uomo – ma io non ce la facevo a rientrare in quella classe. Avevo paura di urlare al mondo i miei timori e così ho deciso di farla finita”.
Sgomento anche nelle parole della Dirigente scolastica: “Non c’era alcun segnale che lasciasse presagire quanto accaduto, siamo sconvolti; “Mai, né durante i Consigli di classe, né in situazioni più informali – aggiunge – era emerso disagio di alcun tipo, e men che meno episodi di presunto bullismo. I genitori di questa ragazzina e degli altri alunni non hanno mai accennato nulla a me o agli insegnanti. Insomma, un dramma che stava covando e di cui nessuno si era accorto ma non ci sono evidenze alla scuola che ci siano stati episodi particolari”.
Fortunatamente, la ragazzina se la caverà: la prognosi è di 40 giorni e al momento si escludono complicazioni più serie. Il caso però ha comunque scosso l’opinione pubblica insieme alla politica, anche perché i numeri del fenomeno sono impressionanti: secondo un rapporto dell’Istat oltre il 50% degli under 18 ha subìto un atto di violenza. E quello di Pordenone è solo l’ultimo di una lunga serie di casi che poi finiscono nelle pagine di cronaca.