Si spegne a 90 anni Silvana Pampanini, una delle icone del cinema italiano degli anni ’50. La diva del dopoguerra, la soubrette del cinema italiano, la bellezza in bicicletta, la «cotta» di Totò, è deceduta ieri mattina intorno alle 9,30 al Policlinico Gemelli di Roma, dov’era ricoverata da metà ottobre in terapia intensiva. Era stata sottoposta a un’operazione di chirurgia addominale d’urgenza, e nonostante si fosse ripresa dopo l’intervento, ha poi sofferto complicanze dovute anche all’età.
Classe 1925, nella prima metà degli anni Cinquanta, poco prima che Sophia Loren e Gina Lollobrigida raggiungessero una grande notorietà, la Pampanini è stata simbolo a livello mondiale della bellezza italiana assieme a Lucia Bosè e Silvana Mangano. Di famiglia veneta trapiantata a Roma da tre generazioni, nipote della famosa cantante d’opera Rosetta Pampanini, Silvana era ancora una studentessa quando, a sua insaputa, la maestra di canto la iscrisse al concorso di Miss Italia. Infatti, fu proprio lei a vincere il concorso, la prima dopo la pausa bellica, ‘ex aequo’ con Rossana Martini, vera vincitrice, per acclamazione del pubblico.
Tra i suoi film più celebri ricordiamo «Bellezze in bicicletta», «47 morto che parla», «La strada lunga un anno», «Processo alla città». Diventa l’attrice più pagata e richiesta, che si permette addirittura di rifiutare Hollywood, e anche una proposta cinematografica da parte di Tinto Brass.
Non a caso ci furono anche i registi che credettero alla Pampanini anche come attrice drammatica, neo realista: De Santis in Un marito per Anna Zaccheo e poi nel realismo socialista della Strada lunga un anno e Zampa in Processo alla città, dramma sociale di camorra. Ma la definizione di soubrette le calza a pennello: nell’epoca in cui i comici venivano dal varietà, lei infatti lavora con Dapporto, Chiari, Totò, Scotti, Rascel.
Forse è proprio per questo suo modo di essere ‘fuori dal coro’, di essere una diva diversa, che la bella Silvana è rimasta un’icona sempre viva nell’immaginario degli spettatori italiani, anzi del popolo italiano.
Ricordiamo che I funerali si svolgeranno venerdì 8 gennaio ore 11 presso la Parrocchia Santa Croce in Via Guido Reni 2, Roma.