Da Milano a Bologna, da Torino a Cortina d’Ampezzo, da Genova a Reggio Calabria, passando per Ancona, Lucca, Aosta, Sassari e Palermo: botti di Capodanno vietati in oltre 850 comuni d’Italia per evitare rischi alle persone e all’ambiente.
Le ordinanze dei sindaci, che si moltiplicano di ora in ora, non frenano il mercato nero e proprio in questi giorni sono state diverse le operazioni di Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri per sequestrare botti illegali. Nel Napoletano, da sempre “patria” dei fuochi d’artificio e dove comunque i botti ammessi dalla legge non verranno fermati, sono stati sequestrati circa 15 quintali di fuochi pirotecnici illegali.
Dunque festeggiare si, ma i botti non saranno ammessi. Questo in sintesi quanto stabilito da moltissimi comuni, tra i quali l’amministrazione del Comune di San Giorgio a Cremano, in particolare a decorrere dal 19 dicembre all’11 gennaio.
Il Sindaco Giorgio Zinno ha, infatti, firmato l’ordinanza con la quale si dispone di non esplodere prodotti pirotecnici di qualsivoglia tipologia, e altresì si vieta la loro libera vendita. La peculiarità sta nel fatto che in città inoltre, saranno anche affissi i manifesti della campagna anti-botti, che quest’anno recano l’immagine di un bambino con la scritta: “Il futuro è nelle tue mani, non bruciare la tua vita“.
“Abbiamo deciso di incentrare questa campagna di sensibilizzazione contro i botti sui bambini – spiega il primo cittadino Zinno – innanzitutto perché tra le categorie a maggiore rischio ci sono proprio i minori che possono utilizzare impropriamente materiale pirotecnico, anche inesploso. E poi perchè San Giorgio a Cremano è la Città delle Bambine e dei Bambini. Dobbiamo pensare a loro anche in queste giornate, oltre che alla serenità degli anziani e di tutti i cittadini che passeggiano per le nostre strade, assistono agli eventi organizzati per le festività natalizie o trascorrono in casa le festività con i loro cari e hanno diritto di non essere turbati dagli scoppi. E poi ci sono i beni comuni della città che è necessario preservare dai danneggiamenti“.
E’ necessario ricordare inoltre, che tale provvedimento vuole evitare altresì danni al patrimonio pubblico e privato come i veicoli in sosta nelle strade o i contenitori per i rifiuti dell’umido, facilmente incendiabili. Infatti la Polizia Municipale vigilerà affinché vengano rispettate le disposizioni. Le sanzioni previste per chi non rispetta l’ordinanza sindacale vanno da 25 a 500 euro.