Il blocco delle auto e targhe alterne non è bastato per ridurre lo smog. Lo dicono le centraline di Milano e Roma che ieri hanno mostrato addirittura aumenti o stabilità delle polveri sottili.
I presupposti c’erano tutti: blocco del traffico in alcune città, e biglietti dei mezzi pubblici a prezzi convenienti . Però le precipitazioni, come già annunciato dai metereologi, non sono arrivate in tempo a portare via le polveri sottili dall’aria e quindi i livelli di PM10 sono rimasti (e rimangono) alti in tutte le città dove già si era rilevato un alto livello di inquinamento.
Proprio oggi, 30 Dicembre, il governo incontrerà Regioni e Comuni per la questione ‘allarme smog’, ovvero una tra le emergenze principali che sta tenendo banco in questa fine 2015, vedendo protagoniste le principali città italiane sotto lo spettro dell’inquinamento, che ha costretto, da Nord a Sud, varie misure per correre ai ripari.
Le città coinvolte sono molte: da Milano a Palermo, con Napoli, Roma, Firenze e Torino elette protagoniste, per non parlare poi di Frosinone, eletta città più inquinata d’Italia.
«Blocco totale del traffico», questa una delle soluzioni secondo Legambiente. L’associazione chiede altresì che Governo e Regione investano maggiormente nel trasporto pubblico.
Ma l’eccessivo smog e inquinamento, come anticipato, è anche causato dalla mancanza di pioggia. A tal proposito il Comune di Napoli cercherà di correre ai ripari con un dispositivo di limitazione al traffico dei veicoli privati con valori di emissioni superiori ai limiti di legge.
Tale blocco è previsto per le giornate di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12 e 30 e dalle 14 e 30 alle 16 e 30. I blocchi alla circolazione inoltre – in ottemperanza alla delibera di Giunta n. 292 del 5 maggio 2015 – resteranno in vigore fino al 31 marzo 2016.
Ma queste regole dovranno essere uguali per tutti: è questo il risultato che si tenterà di ottenere durante l’incontro tra il ministro dell’Ambiente Galletti e i sindaci e i governatori in arrivo da tutte le parti d’Italia. Contro lo smog serve un piano organico e non delle iniziative pensate e realizzate in fretta e furia per tentare di tamponare un’emergenza che ha l’aspetto di un fiume in piena e che sicuramente non si esaurirà con l’inizio del 2016.