Ha fatto spogliare il figlio di 15 anni, lasciandogli solo gli slip, poi l’ha percosso una ventina di volte con una canna di bambù, prima di scaraventarlo fuori casa, al gelo. E’ questa la crudele punizione che un cittadino cinese ha riservato al proprio figlio 15enne; l’unica colpa del ragazzino: non andare bene a scuola.
Una “punizione” a dir poco crudele, uno strano, quanto eccessivamente rigido, metodo educativo che ,ovviamente, è costato le manette al padre in questione: un cittadino cinese residente a Rovigo, arrestato dai carabinieri.
La giovane vittima, un ragazzo di 15 anni, intirizzito e coperto da vesciche, è stato medicato all’ospedale, dove i medici hanno riscontrato precedenti cicatrici dovute sempre a vergate. Il padre lo avrebbe picchiato con una canna di bambù, colpendolo alle gambe e provocandogli alcuni lividi e delle ecchimosi. A dare l’allarme, avvisando i carabinieri è stata una vicina di casa della famiglia orientale.
Una vicenda incredibile, come incredibile è stata la reazione del padre nei confronti dei carabinieri, al momento di mettergli le manette ai polsi: «Si fa così in Cina, con i figli, qui no?». L’uomo infatti, è apparso subito stupito dell’intervento dei militari. Secondo le testimonianze, il genitore avrebbe applicato un ‘metodo educativo’ tranquillamente ammesso nella cultura cinese.
I fatti risalgono a venerdì scorso, quando una vicina di casa della famiglia cinese si sarebbe accorta in piena notte di una strana figura fuori dalla porta di casa: era il ragazzo, di 15 anni, in mutande e tremante di freddo, visto che la temperatura si aggirava intorno alle zero.
L’uomo arrestato risulta essere padre di altri due bambini. La convalida dell’arresto si è svolta ieri mattina, con il genitore difeso d’ufficio dall’avvocato Katiuscia Carravieri di Rovigo. Il giudice per le indagini preliminari ha deciso di convalidare l’arresto e disporre la custodia in carcere. A quanto pare l’uomo non sarebbe nuovo a comportamenti del genere.
Nel frattempo il ragazzo è stato affidato a una struttura protetta. Del fatto è stata informata anche la Procura dei minori.