È un caldo pomeriggio d’estate, nel cuore El mese di agosto quando il Ciclope Beach riaccende la musica, in seguito al verificarsi di una tragedia costata la via ad un giovane ragazzo.
Prima, però, rende omaggio a Crescenzo Della Ragione chiedendo ai duemila ragazzi presenti di fermarsi, in religioso silenzio per qualche minuto nel ricordo del 27enne che ha perso la vita proprio all’interno della famigerata discoteca di Palinuro. Crescenzo era su quella stessa spiaggia la sera dell’incidente, poi si è trasferito dinanzi all’ingresso della discoteca per ripararsi dalla pioggia quando è stato travolto da un masso. La musica si spegne per lasciare spazio al ricordo: “Signori a nome del Ciclope beach, del Ciclope e delle Dune, vi chiedo un applauso a mani basse per una persona che purtroppo non può essere qui con noi. Ciao Crescenzo!”
Applausi, cordoglio, silenzio e commemorazione relegati in un paio di minuti e poi la musica, la vita, il divertimento riprendono a dominare la scena, come il più classico ed immancabile dei “the show must go on” impone in casi come questi.
Seppur quella giovane vita sia rimasta letteralmente schiacciata in maniera tanto tragica quanto imprevedibile da un masso di dimensioni considerevoli distaccatosi dal ventre della montagna adibita a discoteca, che la morte di Fiorenzo doveva scivolare in fretta nel dimenticatoio è apparso chiaro fin dalle prime battute.
Impensabile frenare l’attvità di un locale cult della movida Cilentana nel cuore dell’estate ed, infatti, dopo aver archiviato il dispiacere relegandolo in due minuti di silenzio, si è subito tornati a ballare e starnazzare e sul volto di Crescenzo è calato un triste sipario.
«Crescenzo studiava Giurisprudenza e diceva sempre che la “caciara” non serve, bisogna ragionare sulle cose e chiedere l’applicazione della legge: ed è così che io ho vissuto fino ad ora, tacendo e vivendo nel riservo il mio dolore. Ma oggi sono 117 giorni che mio figlio è stato ammazzato ed ora voglio dalla giustizia quelle risposte che tardano ad arrivare»: queste le parole che esprimono il dolore frammisto a rabbia di Antonio Della Ragione, padre di Fiorenzo, riportate oggi da “Il Mattino”.
Il padre del giovane tragicamente morto mentre intendeva trascorrere una serata all’insegna dello svago e del divertimento non riesce a trattenere le lacrime quando parla di suo figlio, morto lo scorso agosto a Marina di Camerota mentre si riparava dalla pioggia all’interno della discoteca il Ciclope. Crescenzo era in vacanza solo per qualche giorno e, insieme ad un cugino e ad un amico.
Una fatalità del destino o una tragedia che poteva essere evitata?
La famiglia Della Ragione esige una risposta a questa domanda e lo chiede senza fare caciara.