E’ stata scoperta e sequestrata dagli agenti del locale commissariato, una sala scommesse illegale, frequentata anche da minorenni, sita a Torre del Greco. Denunciati inoltre il titolare, un uomo di 50 anni, e un giovane studente appena diciottenne.
A gestire l’attività erano proprio questi ultimi due complici. La sala, che si trova nei pressi di una scuola elementare della città, era frequentata anche da minorenni, infatti al momento del sequestro erano presenti anche due tredicenni.
Sequestrati inoltre alcuni terminali, che si collegavano ai bookmakers esteri mediante internet, e una somma di denaro. Le giocate confluivano poi in un conto corrente attivato appositamente.
Continua dunque il problema inerente al rapporto tra minorenni e centri scommesse, dalle statistiche recenti emerge che si tratta per lo più di ragazzini tra i 13 ed i 16 anni, appassionati di calcio ma che, piuttosto di fare due tiri a pallone, preferiscono compilare le distinte per le scommesse. Tutto questo però è vietato dalla legge.
La legge vieta anche solo l’ingresso dei minori in questo tipo di attività. L’articolo recita: “Non è consentito l’accesso alle sale giochi ai minori, che hanno compiuto gli anni 14 ma non ancora gli anni 18, nelle ore antimeridiane durante il periodo di apertura delle scuole, a meno che non siano accompagnati da familiare o altro parente maggiorenne”.
Ma, nonostante sia risaputo il divieto di accesso a questi luoghi per i minorenni, il fenomeno continua inarrestabile. Napoli e la sua provincia è la regina delle scommesse. Basti pensare che qui sono presenti circa 1366 punti di scommessa in tutto il capoluogo campano e provincia, ma non mancano purtroppo anche casi come quello di Torre del Greco, in cui i centri scommessa sono abusivi, dunque non garantiscono la sicurezza al malcapitato scommettitore.