Il teatro dice addio a un suo grande protagonista: Luca De Filippo.
L’attore e regista scomparso a 67 anni per un male incurabile, lascia colleghi e pubblico nello sgomento. Nei teatri di tutta Italia, il noto partenopeo, è stato ricordato tra applausi ed un lungo silenzio. Ricoverato per una discopatia, il figlio del grande Eduardo ha scoperto poi di essere affetto da un male incurabile. L’Italia tutta celebra questo artista, che nel tempo ha portato in scena i lavori paterni e degli zii, anch’essi protagonisti della storia del teatro napoletano.
Luca è ricordato ai più per la famosa scena della commedia ‘Natale in casa Cupiello’, in cui lamentava a cantilena il suo disappunto per il presepe ed il desiderio di cibarsi della cosiddetta “zuppa ‘e latte”.
Esordiente a soli 7 anni sulle tavole da palcoscenico, il figlio di De Filippo, amava lo spettacolo più di ogni altra cosa al mondo.
Memorabili le sue ultime interpretazioni nei teatri di Napoli, con la piéce “Non ti pago“, in cui ultimamente l’attore era apparso affaticato.
Umile, dai tratti mimici autoriali e grande maestro, Luca guidava con grande generosità, gli artisti della sua compagnia, ora affranti dal dolore.
Del padre Edoardo, Luca ricordava affettuosamente il momento in cui dopo le prove o uno spettacolo, gli intimava di indossare il berretto prima di uscire, nel timore che prendesse un raffreddore. Ora il grande Luca, ultimo erede di una famiglia che ha fatto storia e scuola nel teatro mondiale, ha raggiunto i suoi cari, lasciando a tutti gli estimatori della cultura, un vuoto ma anche un vero patrimonio artistico.