Il tricolore francese calpestato da uno stivale, questa la risposta sui social dei sostenitori dell’Isis.
Successivamente al gesto di solidarietà che hanno espresso migliaia di persone su Facebook a sostegno della Francia mediante il tricolore francese sovrapposto all’immagine del profilo, arriva puntuale la risposta dei jihadisti e sostenitori dello Stato Islamico, che stanno cambiando le loro immagini profilo di Twitter e Facebook con l’immagine del tricolore francese calpestato da uno stivale militare.
Così arriva l’ennesima provocazione da parte dei terroristi e dei sostenitori di questo gruppo folle e sanguinario: mediante il tricolore marchiato, o meglio, calpestato graficamente. Un gesto che cela un significato profondo ma allo stesso tempo semplice da capire, i jihadisti, dal loro punto di vista,hanno dimostrato la loro ‘forza’ alla Francia e al mondo. La loro guerra è stata dichiarata, e come se non bastasse hanno voluto estenderla anche sui profili dei social.
Nel frattempo la messaggistica online, canale preferito dai jihadisti, Telegram, ha annunciato la chiusura di 78 profili utilizzati da sostenitori dello Stato islamico (Isis) per comunicare. Pare sia la prima volta che questa messaggistica, considerata particolarmente sicura, assume un provvedimento di questo genere.
A comunicarlo è il sito internet del quotidiano francese Le Monde. Ad oggi pare che tutti i canali ufficiali dell’Isis, in francese e inglese, siano stati chiusi, così come l’agenzia di stampa dell’organizzazione terroristica.
Inoltre Telegram ha annunciato di voler prendere provvedimenti per quanto riguarda la segnalazione di contenuti ritenuti “riprovevoli”. Ricordiamo che proprio su Telegram l’Isis ha rivendicato la paternità degli attacchi a Parigi il 13 novembre, come in precedenza la paternità dell’attentato all’aereo russo caduto nel Sinai. Così, dopo Anonymous, che ha cancellato 6mila profili social legati allo stato islamico, scende in campo nella lotta contro Isis anche la piattaforma di messaggistica russa.
“Ci ha infastidito apprendere che i canali pubblici di Telegram venissero usati dall’Isis per diffondere la sua propaganda. Solo questa settimana abbiamo bloccato 78 canali collegati all’Isis in 12 lingue” ha riferito la società, che si impegna a continuare la battaglia contro i propagandisti dello stato islamico, invitando inoltre i propri utenti a segnalare eventuali profili “sospetti” all’indirizzo [email protected] .