“Viva la Francia libera”, questo il grido di esultanza per celebrare le bombe che in quei minuti stavano devastando Parigi il giorno degli attentati. E’ accaduto proprio nel nostro Paese, i protagonisti delle grida di gioia sarebbero quattro dei 21 terroristi islamici detenuti nella sezione speciale del carcere di Rossano.
Ricordiamo infatti che nel carcere di Rossano sarebbero presenti 10 terroristi legati al jihad, rinchiusi in una sezione speciale chiamata “Alta sicurezza 2”.
Questo, rappresenta un altro particolare agghiacciante nel momento esatto in cui la tv ha dato la notizia della mattanza: urla di giubilo e celebrazioni, la felicità incontenibile manifestata da parte di alcuni carcerati islamici, quando hanno appreso dell’azione terroristica mirata ad uccidere gli “infedeli”, e un urlo liberatorio si è levato in “onore” dei “fratelli” che stavano falciando vite innocenti in Francia.
A raccontare la vicenda sono state proprio fonti interne al carcere rossanese, dove sono scattate immediatamente misure di controllo dopo gli attentati di Parigi considerato “obiettivo sensibile”. Oltre alla videosorveglianza infatti, già attiva nel carcere, sono stati presi provvedimenti più rigidi come il pattugliamento esterno effettuato da agenti specializzati e armati, che 24 ore su 24 controllano le mura di cinta dell’istituto di pena di Rossano.
Alcuni tra questi detenuti appartengono alla cellula di Al Qaeda, e sono considerati soggetti attivi del terrorismo.
Ad oggi la dda di Catanzaro indaga su quanto avvenuto. Il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri, che coordina il pool antiterrorismo della Procura calabrese, ieri mattina, a tal proposito, ha partecipato a un vertice in Prefettura a Cosenza con le forze dell’ordine e il direttore del carcere di Rossano. Esattamente durante il vertice è stato deciso di innalzare ulteriormente il livello di sicurezza del carcere di Rossano, ricordiamo l’unico in Italia a ospitare jihadisti.